Ieri sera la sala Pastrone ha salutato la quindicesima edizione dell'Asti International Film Festival con una maratona finale che ha celebrato il cinema internazionale ma anche le profonde radici astigiane.
Niente red carpet, niente posti assegnati, nessuna barriera tra platea e palco. La prestigiosa rassegna si è congedata anche quest'anno dalla città con la sua consueta, preziosa informalità: quella che trasforma ogni proiezione in un incontro, ogni premiazione in un dialogo aperto. È la cifra distintiva di una manifestazione costruita con pazienza e passione da Riccardo Costa, direttore artistico e presidente di Sciarada Produzioni, e dal critico cinematografico Filippo Mazzarella, insieme a un gruppo affiatato di collaboratori che da 15 anni trasformano la sala Pastrone in un crocevia di sguardi, storie e linguaggi.

Una chiusura corale e ricca di emozioni e il "fucsia crime" della signora Coriandoli
La giornata finale di ieri, domenica 30 novembre, si è aperta con la cerimonia di chiusura e la proclamazione dei vincitori delle sezioni competitive. Quest'anno sono state 106 le opere in concorso tra cortometraggi, documentari e opere prime, provenienti da ogni angolo del mondo: dalla Spagna agli Stati Uniti, dalla Corea del Sud all'Estonia, segno di una crescita internazionale ormai consolidata. Il pomeriggio è stato scandito da interventi dei giurati, clip dei film selezionati e racconti dietro le quinte condivisi da alcuni registi emergenti presenti in sala.
Tra i riconoscimenti speciali, il Premio alla Carriera è stato assegnato a Massimo Bonetti, figura chiave del cinema e della televisione italiana, e all'attore internazionale Hal Yamanouchi. Durante la settimana il festival aveva già consegnato il Premio "Asti è Donna" a Lucia Sardo per L'amore che ho. Il premio "Città di Asti", a Iaia Forte interprete di grande rilievo del cinema e del teatro italiano, non è stato consegnato per lo sciopero dei trasporti. Premio "Giulio Ariosto" al musicista Mattia Cominotto. Era presente la figlia Martina, per ricordare la figura di un grande amico del festival.
Il Premio Allegria e Felicità, dedicato ai gemelli Gianni e Bruno Bugnano è stato consegnato a Maurizio Ferrini durante la presentazione del libro "La signora Coriandoli – Una donna in fucsia", scritto insieme a Giovanni Fabiano.

Un momento molto divertente con gli scambi tra Emma Coriandoli e Ferrini e un libro, pubblicato da Fabiano&Castaldo Editore, ambientato in un contesto surreale, mentre segue le indagini su morti misteriose legate a ricette stravaganti, come coniglio con cozze, intrecciando giallo, satira politica e umorismo farsesco, inaugurando il genere "fucsia crime". "A me il giallo sbatte", ha dichiarato l'autore raccontando la protagonista, un'enigmatica signora elegante e teatrale che incanta con aneddoti e seduzione, ma nasconde segreti letali, circondata da investigatori maldestri e figure eccentriche come bagnini romagnoli e politici corrotti.
Il territorio sullo schermo
Sala Pastrone ha accolto la proiezione speciale di "Come lupi nel bosco", cortometraggio di Valerio Marcozzi girato tra Ferrere e Valleandona. Sul palco, accanto al regista, erano presenti alcuni membri del cast tra cui Giovanni Anzaldo, Andrea Bosca, Andrea De Rosa e Barbara Eforo. Il corto, prodotto da Riccardo Costa e Sciarada, esplora il rapporto tra natura, memoria e identità di comunità attraverso le colline astigiane, confermando ancora una volta la vocazione del festival a valorizzare le location del territorio. Girato tra Ferrere e Valleandona, nel suo quarto d'ora, stupisce e convince davvero e, come anticipato dal suo creatore, potrà avere ampia visibilità nei giusti circuiti.

In chiusura ancora un momento, anzi due, dedicati alla passione cinematografica del medico regista Gianni Miroglio che ben 44 anni fa aveva raccontato il traffico di Asti grazie a un documentario "Sarebbe troppo bello" realizzato in Super8. "Un giovane assessore alla Viabilità - ha raccontato Miroglio - aveva una nuova idea di città".
L'assessore in questione poi diventato sindaco di Asti e deputato, era Giorgio Galvagno, presente in sala.
Decisamente avanti, il dottor Miroglio anche con la versione restaurata di "Torno a Itaca (?). L'opera, trasposizione filmica dello spettacolo teatrale che andò in scena all'inizio degli anni Ottanta al Politeama con protagonisti come Fabrizio Rizzolo, rappresenta un tassello importante della memoria culturale astigiana. Un Ulisse (interpretato da un giovanissimo Aldo Delaude) che tra un'avventura e l'altra deve (o dovrebbe) tornare a casa dalla sua Penelope, intanto alle prese con i Proci. Esilarante Nettuno interpretato da Ugo Nigido anche aiuto regista.

Un laboratorio di idee che guarda al futuro
"Questa quindicesima edizione segna un passo in avanti importante per l'Asti Film Festival", aveva dichiarato Riccardo Costa alla vigilia della manifestazione. "Abbiamo ampliato le collaborazioni artistiche, in particolare con Minerva Film Club Distribuzione, che ci ha permesso di proporre in anteprima alcuni titoli di grande valore. È un segnale di crescita, ma anche di apertura verso un pubblico sempre più curioso e partecipe. Per noi il Festival resta un laboratorio di idee, un ponte tra formazione, territorio e cultura". Le tre mattinate dedicate alle scuole, ormai cuore pulsante della rassegna, confermano questa vocazione formativa: lì nascono gli spettatori e, forse, i cineasti di domani. E la collaborazione con Magmax resta un ponte fondamentale.
Seguito e apprezzato anche il il workshop dell’attore canellese Andrea Bosca, tra i protagonisti più apprezzati del cinema e delle serie italiane, a fianco del festival dalla prima edizione. E il sindaco Maurizio Rasero con l'assessore alla Cultura Paride Candelaresi, hanno voluto sottolineare il grande valore di un festival che cresce ogni anno.

Tutti i premi
Premio Miglior Attore a Joao Cabral per "What is left of us"
Premio Miglior Attrice Karolin Nothacker
Premio del pubblico The Best in the World di Marion Standefer (USA)
Premio della Giuria Giovani a The Best in the World di Marion Standefer (USA)

Asti Doc Ita
Premio Miglior Film a "The Madmen Coach" di Carlo Liberatore
Premio Miglior Regia a Francesco Del Grosso per "Nyumba"
Premio del pubblico a "Anime Violate" di Matteo Balsamo
Premio Giuria Giovani "Silvio Curto e il Tempio Salvato" di Giulio Maria Cavallini
Premio alla carriera a Massimo Bonetti
Premio "Allegria, Felicità" a Maurizio Ferrini
Premio "Giulio Ariosto" a Mattia Cominotto
Asti Short Ita
Premio Miglior Film a "Al Waadia" di Hedy Krissane
Premio Miglior Regia a Giovanni Di Natale per "Sante o Puttane"
Premio Miglior Attore a Tommaso Linzalone per "Scusa" di Giulio Novelli
Premio Miglior Attrice a Lucia Lavia per "Misure" di Marta Capossela
Premio del pubblico a Signor Calandra di Andrea Icardi
Premio Giuria Giovani a Legame Materno di Simone Arrighi

Prima cosa bella Ita
Premio Miglior Film a "L'origine del Mondo" di Rossella Inglese
Premio "Reale Mutua" La Forma Imperfetta dei Ricordi di Elisa Adelaide Faccioni
Premio Sala Pastrone a "Ex cinema Piemonte" di Chiara Gianussi e Leonardo Medesani
Menzione speciale per Il Nulla di Samuel Di Leo

Asti Doc Int
Premio Miglior film a Free Words; A Poet from Gaza di Abdullah Harun (Egitto)
Premio Miglior Regia a Ivan Vlasov per "Wind has no tail"
Premio Giuria Giovani Salah Abu Ali & The Olive Tree di Colby T Smith
Premio del pubblico Our Horizons di Charlotte Cayeux (Francia)
Asti Short Int
Premio Miglior Film Saqfa di Omar Saleh (Giordania)
Premio Miglior Regia a Onur Guler per "The surrogate girl"
Premio Miglior Attore Valerijus Jevsejevas per "Glitter Kiss"
Premio Miglior Attrice a Laetitia Lopez per "Viola" di Janine Piguet
Premio del pubblico Nightfaces di Martin Winter e Stefan Langthaler (Austria)
Premio della Giuria Giovani Dormant di Niels Bourgonje (Olanda)

PCB Int
Premio Miglior Film a The Black Forest di Radik Kudoyarov (Russia)
Premio Miglior Regia Fjolnir Baldursson per "Angst"
Premio Miglior Regia a Daniele Barbiero per "Squali"
Premio Miglior Attore Augusto Mario Russi per "Cinedramma"
Premio Miglior Attrice Giorgia Faraoni per "L'origine del mondo"
Premio del pubblico Cuore di Carta di Kristina Sarkyte
Premio Giovani a Il Canto di Alina di Ilaria Braccialini e Federica Oriente.
Volti e sorrisi da Asti International Film Festival (MerfePhoto)

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