Il Nazionale

Cronaca | 25 novembre 2025, 13:17

Solfiti nella carne macinata per mantenerla fresca: denunciato macellaio del Braidese

Controllo degli ispettori Asl porta al sequestro delle carni contenute nel laboratorio. L’uomo denunciato alla Procura della Repubblica 

Solfiti nella carne macinata per mantenerla fresca: denunciato macellaio del Braidese

Il sequestro di tutte le merci presenti nel laboratorio e una denuncia alla Procura della Repubblica.

Questi i provvedimenti assunti della autorità nei confronti del titolare di una macelleria attiva nel Braidese, la cui sede nei giorni scorsi è stata fatta oggetto di un controllo a opera di funzionari del Dipartimento di Prevenzione e del servizio Igiene degli alimenti di origine animale.

Durante il controllo sono stati prelevati campioni di carne macinata bovina e suina, tritata all’intero del laboratorio, all’interno del quale è stata rinvenuta una boccetta contenente solfiti, additivo chimico il cui utilizzo sulle carni – vietato in quelle fresche e consentito entro valori determinati negli insaccati, previa segnalazione in etichetta – ha la proprietà di conferire alle stesse un colore rosso acceso, ma che può portare a conseguenze anche gravi per il consumatore, sino allo shock anafilattico per soggetti allergici.

Le analisi di rito svolte presso i laboratori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta hanno dato esito positivo, consentendo di qualificare le carni analizzate come non conformi al consumo per la presenza di anidride solforosa.

Da qui la decisione di disporre il blocco delle merci, che per ragioni di tutela della salute pubblica sono state sottoposte alla misura prevista dall’articolo 137 del Regolamento Ue 625/2017, che contempla norme utili a garantire il rispetto della filiera agroalimentare, della salute umana e del benessere animale.

Il titolare della macelleria è stato conseguentemente denunciato alla Procura della Repubblica di Asti per due ipotesi di reato: la vendita di alimenti contenenti additivi chimici non autorizzati e la vendita di sostanze alimentari non genuine.

L’uomo, che non si è ha ritenuto di avvalersi della facoltà di richiedere analisi supplementari, ha nominato quale proprio difensore l’avvocato albese Roberto Ponzio.

E. M.

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