Appena stacca, non certo volontariamente, la spina, il Varese perde. E il Varese stasera è parso stanco, annebbiato, sempre a un mezzo centimetro dal gol (vedi il palo di Marcello Borghi del 3-3 che avrebbe portato almeno ai supplementare), quasi sempre perdente negli ingaggi e nei contrasti alla balaustra, in ritardo, annebbiato, confuso, poco lucido. Dall'altra parte, la Valpe ha meritato tutto, vittoria compresa e i suoi calorosissimi e strepitosi quaranta tifosi fanno bene ad alzare il volume e a celebrare una squadra che, attorno agli stranieri capaci di fare la differenza (i finlandesi Vuorio e Savolainen) ha mostrato una fame, un'umiltà e un istinto assassino cementato dal gruppo storico. Brava Valpe.
Non sappiamo cosa sia accaduto al Varese, che ha perso anche Piroso per infortunio nel secondo periodo (dopo Tilaro e Re e, ovviamente, Vanetti), ma sappiamo che comunque ci ha provato fino all'ultimo almeno per trovare il gol dell'overtime ma è come se gli ospiti, una bestia nera per il Varese, avessero qualcosa in più, sempre. Quindi non discutiamo questo successo nonostante l'uno due del terzo periodo tra Savolainen (1-3), su un altro disco perso giallonero, e dell'illusioria speranza del secondo gol varesino di Venturi liberato da Xamin. Poi anche il conto dei legni, uno in più per gli ospiti, legittima il blitz.
Se ci considerassimo uno squadrone, dovremmo essere delusi. Se pensiamo di essere una buona squadra che comunque dà tutto e può giocarsela e può battere il Caldaro, ma anche perdere con la Valpe, no. Restiamo però per lunghi minuti estasiati davanti al campanaccio, ai tamburi, ai balli e ai canti degli straordinari tifosi ospiti e non possiamo non essere, sotto sotto, un po' felici per loro che hanno dato tutto e si sono presi tutto. Complimenti.
Restiamo un po' preoccupati davanti agli infortuni e al roster sempre più risicato del Varese, anche se tutto scompare di fronte al ricordo pre partita della ventiseienne Elisa Dello Nigro, tra striscione da brividi della curva ("26 anni di luce non si spengono nei cuori di chi ti ama") e un silenzio da brividi (leggi QUI per il nostro pezzo).
Un piccolo, sporco gol aveva riaperto tutto. Inutilmente
Secondo periodo di assalti gialloneri confusi e poco lucidi, con una miriade i dischi persi e di passaggi non chiusi, contro la Valpe che tiene comunque ancora il pallino del match nonostante Xamin armi Perino pronto a sparare dentro il gol della speranza sotto la nord (2-1). Poi, tra il patetico test olimpico del power break (dei poveri ragazzi vestiti di nero scendono in pista, costretti a pulire il ghiaccio in momenti casuali della partita, rovinando involontariamente ritmo e pista), e la rete della speranza di Dennis, Tommaso Salvai si era avvicinato al tris ma, soprattutto, gli uomini di Da Rin avevano messo in mostra un power play nullo dando l'idea, ma potremmo sbagliarci, della mancanza di un leader capace di prendere in mano la squadra nei momenti di difficoltà. Solo Makinen su azione personale dà l'illusione del pari e, per ora, è troppo poco.
Primo tempo shock: 0-2
Il Varese resta negli spogliatoi e la Valpe fa il bello e il cattivo tempo, trascinata dal tambureggiante incitamento della sua quarantina di suoi tifosi e dai suoi micidiali finlandesi. Non ricordiamo un'azione o un'occasione degna di tal nome dei gialloneri, a parte un tiro di Bastille parato di casco da Basraoui che ribalta l'azione per il Vuorio che galoppa a insaccare il vantaggio (0-1). La Valpe va sul velluto e, dopo un ridicolo break legato a un esperimento di Milano Cortina (con una squadriglia di ragazzi, che non hanno alcuna responsabilità ma meritano solo incoraggiamenti, in tuta nera che scendono in pista perché glielo dicono, smuovendo il ghiaccio e intralciando la ripresa del gioco), arriva il facile raddoppio piemontese: Savolainen scarta Terzago e poi Pippo Matonti per il 2-0. Non ricordiamo una vera azione o occasione del Varese. Mai visto il Varese in via Albani regalare gol simili, fermo a guardare conclusioni dall'esito scontate.
Varese-Valpellice 2-3 (0-2, 1-0, 1-1)
Reti: 8’25” Vuorio (Payra) 0-1, 13’15” Savolainen (Vuorio) 0-2; 31'07" Perino (Xamin, Fornasetti) 1-2;
Varese: F.Matonti (Pisarenko); Schina, Crivellari, Piroso, Marcello Borghi, Venturi; Makine, Bertin, Terzago, Bastille, Perino; Erik Mazzacane, M.Matonti, Fornasetti, Michael Mazzacane, Xamin; Anselmino, Petersone, Pietro Borghi. Coach: Massimo Da Rin.
Valpellice: Basraoui (Micheletti); Payra, Giordano, Vuorio, Savolainen, Pozzi; Chiabrando, De Biasio, Piccoli, Salvai, Long; Leger, Ricca, Sibille, Vaccarino, Solaro; Albis. Coach: Dino Grossi
Arbitri: Luca Boverio, Riccardo Pignatti (Nicolò Alberti, Aris Biaggi)
Note - Tiri Var 40, Val 22. Penalità Var 6', Val 8'. Spettatori: 780.
SECONDA DI RITORNO
Bressanone-Fassa 6-4, Aosta-Pergine 4-0, Varese-Valpellice 2-3, Alleghe-Fiemme 3-6, Feltre-Caldaro 0-7, Appiano-Dobbiaco 5-2.
CLASSIFICA
Caldaro* 32. Varese 29. Alleghe, Appiano 25. Aosta 22. Valpellice* 21. Fassa 19. Pergine 16. Bressanone 14. Fiemme 13. Feltre 10. Dobbiaco 5. *una in meno
TERZA DI RITORNO
Sabato 22: Bressanone-Alleghe (18), Fassa-Valpellice (18.30), Pergine-Appiano (18.45), Caldaro-Aosta (19.30), Dobbiaco-Feltre (19.30), Fiemme-Varese (20.30).









































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