FOTOGALLERY. C'è qualcosa a Varese che vale più dell'11° scudetto. Ed è una piccola squadra all'altezza del nostro grande amore

Tutto è partito dalla palestra secondaria del Campus, con quei 200 tifosi che in un sabato mattina di pioggia si sono messi al servizio di Varese (la storia di Varese, la bandiera di Varese, una storia e una bandiera che sono le più belle del mondo), passando il testimone dal loro cuore a quello della squadra e di Kastritis: "Ve li consegniamo, ragazzi, siatene degni". Tutto è finito una domenica sera di pioggia, ma una pioggia di abbracci e di fiamme, con quei ragazzi e quell'allenatore dimostratisi degni di quella bandiera e di quel testimone che conteneva 200 cuori, 5.000 cuori, 80.000 cuori, 80 anni di cuori che battevano e battono per la Pallacanestro Varese, un nome che solo a pronunciarlo mette i brividi.

Queste immagini, questi volti, questo pubblico che inghiotte nel suo grande abbraccio e nelle sue migliaia di mani Librizzi, Alviti, la squadra e l'allenatore rappresentano qualcosa che nemmeno l'undicesimo scudetto e la sesta Coppa dei Campioni potranno contenere, perché la grandezza di Varese e l'amore per la sua bandiera non si sono mai misurati e non si misureranno mai nei trofei. Ma nella capacità di essere la città più felice del mondo in un sabato e una domenica di pioggia di novembre per avere visto questi piccoli grandi uomini essere all'altezza di tutte quelle persone che amano la Pallacanestro Varese come un pezzo di vita. Anzi, perfino più della loro vita.

Grazie di questo dono, biancorossi.