Uno Jannik Sinner sensazionale, il migliore dai tempi della finale di Wimbledon, batte in due set Carlos Alcaraz e si conferma il campione delle Atp Finals, scatenando un entusiasmo da stadio da parte del pubblico dell'Inalpi Arena. L'azzurro si impone 7-6 7-5 in 2 ore e 15 minuti, al termine di una autentica battaglia, fatta di grandi colpi, giocate spettacolari e diversi scambi da batticuore. L'ha vinta il nostro campione capace di giocare meglio i punti importanti, nel tie break del primo set e nel finale del secondo, quando ha saputo recuperare un break di svantaggio: nella sfida tra i due alieni del tennis moderno, il dominatore stavolta è stato un immenso Sinner.
Il pubblico tutto per Sinner
Poco prima dell'inizio del match, dal pubblico è partito il grido "Forza Jannik". E tra bandiere dell'Italia, magliette, parrucche arancioni e persone vestite da carota, gli spettatori erano tutti per Sinner. Quando si comincia, dopo l'inno di Mameli cantato da Il Volo, l'Inalpi Arena regala un colpo d'occhio spettacolare: non c'è una sola seggiola vuota in tutto l'impianto. Si parte con Alcaraz al servizio, con il numero uno al mondo che tiene la battuta senza problemi, idem la replica di Sinner, che però sull'1-2 è costretto ai vantaggi per acciuffare la parità.
Malore per uno spettatore
Nel frattempo la partita era stata sospesa per una decina di minuti, causa il malore occorso ad uno spettatore (poi ripresosi) sulle tribune, il sesto episodio dall'inizio del torneo (compresi i decessi di due persone). Ogni tanto qualche urlo dal pubblico "Forza Carlos" ed il cartello "Ok Carlos, tu volevi 3-4 fans. Qua c'è ne uno", con riferimento alle parole dello spagnolo ieri. Tra i tanti vip presenti, l'attore Riccardo Scamarcio, la cantante Emma Marrone, Luciano Ligabue (già presente in semifinale e ripreso assieme al sindaco di Torino Stefano Lo Russo), il pilota di Formula 1 Kimi Antonelli, l'ex campione del Milan Massimo Ambrosini e l'ex campione Gustavo Kuerten, il brasiliano vincitore tre volte al Roland Garros, numero 1 Atp all'inizio degli anni Duemila.
Tie break da batticuore
Sul 5-4, al cambio di campo, Alcaraz chiede l'intervento del fisioterapista per un problema alla coscia destra, il gioco si ferma per alcuni minuti ma poi lo spagnolo riprende regolarmente. Fino al 6-5 si segue la regola dei servizi, senza particolari emozioni e senza alcuna palla break, ma quando Sinner va a battere per acciuffare il tie break, Alcaraz gioca colpi straordinari (compresa una palla corta da cineteca) e si procura un set ball, ma Sinner gioca tre punti perfetti e rimanda tutto all'appendice del primo set. Dove Sinner commette un paio di errori non da Sinner, ma per il resto è assolutamente perfetto, si conquista un mini break di vantaggio e con un pallonetto da manuale e poi un servizio vincente chiude 7-4 per portarsi a casa il set in un'ora e venti minuti, tra l'entusiasmo dell'Inalpi Arena.
Alcaraz scappa via nel secondo
Il secondo inizia con Alcaraz che si ripresenta in campo con una vistosa fasciatura alla gamba e un Sinner che commette due doppi falli e perde subito la battuta. Alcaraz scappa via, ma sul 3-2 lo spagnolo commette un paio di errori gratuiti e Sinner conquista il break grazie anche ad un punto in cui scentra la risposta, prende due volte la riga e poi la chiude con una millimetrica palla corta. E nel game successivo, dopo uno scambio incredibile da 24 colpi, vinto da Sinner, il nostro campione chiama il tifo del pubblico, che risponde dedicandogli una lunghissima ovazione.
Finale da cineteca di Jannik

Superato il rivale sul 4-3, l'italiano viene immediatamente raggiunto ma poi conquista il 5-4 tenendo la battuta a zero: ad Alcaraz, chiamato a servire per rimanere nel match, non trema il braccio, la situazione si ripete sul 6-5 quando però Sinner non sbaglia mai in risposta e al primo match point la porta a casa, complice un errore dell'avversario, al termine dell'ennesimo scambio mozzafiato. Poi è solo festa, per l'angolo di Jannik e per tutta l'Inalpi Arena.


















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