Il Nazionale

Cronaca | 25 ottobre 2025, 13:24

Al Carignano Forza Italia parla di casa, tensioni e scontri davanti al Museo Egizio: una persona fermata

Gli attivisti pro Pal erano partiti in corteo da piazza Castello e hanno cercato in più modi di raggiungere il teatro. Le forze dell'ordine li hanno respinti con una carica

Al Carignano Forza Italia parla di casa, tensioni e scontri davanti al Museo Egizio: una persona fermata

Momenti di tensione poco fa a Torino davanti al Museo Egizio, a pochi metri dal teatro Carignano, dove sono in corso gli Stati generali della casa organizzati da Forza Italia. I manifestanti pro Palestina, partiti in corteo da piazza Castello, dopo aver tentato di raggiungere il teatro da diversi punti, tutti presidiati dalle forze dell’ordine, quando sono arrivati davanti al museo hanno tentato di forzare il blocco ma sono stati respinti con una carica di alleggerimento dalle forze dell’ordine.
Durante le tensioni, i manifestanti hanno lanciato anche alcune bottiglie contro le forze dell’ordine. A quanto si apprende, inoltre, una ragazza sarebbe stata fermata e identificata.

Tensioni e disordini la cui eco è arrivata anche all'interno del teatro, durante i lavori del convegno. “Per non smentirsi qualcuno ha pensato, visto che ci troviamo qui a parlare di un argomento così’ pericoloso e divisivo come la casa, che fosse opportuno organizzare una manifestazione contro quello che sta accadendo in questo teatro. Grazie, quindi, a chi garantisce la democrazia e la libertà che sono le donne e gli uomini in divisa”, ha detto il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, aprendo i lavori. 

Qui c’è gente che strilla e non si sa che cosa vuole mentre noi continuiamo ad accogliere palestinesi”, ha aggiunto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “L'altro ieri sera - ha ricordato - sono andato a ricevere a Ciampino un centinaio di studenti che verranno a studiare nel nostro Paese e accolti con un accordo delle università italiane. Siamo l'unico Paese al mondo che ha fatto un corridoio universitario e come continueremo ad accoglierli”. E ha aggiunto: “E’ previsto l'arrivo di altri bambini nei prossimi giorni nei nostri ospedali, compresi quelli di questa città che stanno curando decine e decine di bambini di Gaza. Che cosa vuol dire questo? Che siamo il Paese al mondo che ha accolto insieme ad altri due o tre paesi arabi, il maggior numero di rifugiati da Gaza. Questo è quello che conta” “Contano molto di più degli slogan di qualche estremista e non si capisce perché non dobbiamo parlare della casa”, ha concluso.

redazione

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