È stato un altro weekend di passione per Charles Leclerc, che ancora una volta riesce con talento e generosità a portare sul podio una Ferrari rosso sbiadito.
Le qualifiche per la Sprint di Austin non promettono nulla di buono, con Hamilton ottavo e il monegasco decimo. E invece si rivelano provvidenziali, visto il caos in partenza con le McLaren di Piastri e Norris fuori dopo un harakiri papaya nel quale finiscono in mezzo anche Hulkenberg e Alonso. Verstappen vince la Sprint, e le Ferrari sono quarta e quinta dietro a Russell e Sainz, passati indenni dall'incidente della prima curva.
Il sabato si chiude alla grande per Charles, terzo in qualifica con la prima fila mancata per soli sei millesimi. Per la gara, l'azzardo totale: partenza con gomma soft usata grazie alla quale brucia Norris, ma non riesce mai a impensierire un sontuoso Verstappen che vince la gara e si porta a 40 punti da Piastri, più che mai in lotta per il titolo coi piloti McLaren.
Il podio di Leclerc non è mai in discussione, e già questo di sti tempi sa di autentico miracolo. In più il monegasco prova a difendere negli ultimi giri il secondo posto che poi dovrà cedere a Norris a tre tornate dalla fine.
Sesto podio di un 2025 disgraziato, tutti a firma del principino di Monaco, per una Ferrari già proiettata al 2026: ciclo regolamentare e annata da non fallire per il Cavallino, che in caso di esiti negativi potrebbe rischiare di perdere entrambi i piloti, che spesso riescono a spingere una macchina mediocre oltre le proprie possibilità. Come ha fatto Leclerc negli Stati Uniti, sua ultima terra di conquista un anno fa.
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