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Sport | 02 ottobre 2025, 11:12

La commovente storia dell'undicenne Eva. Dalla Tanzania a Varese per tornare a camminare grazie all'Ortopedia pediatrica di Asst Sette Leghi

La bambina che viene da un piccolo villaggio del Paese africano, da quando aveva 8 anni non può camminare a causa di una grave infezione ossea seguita ad un intervento chirurgico che le ha causato una grave deformità alla gamba sinistra. Grazie ad una complessa operazione effettuata dagli specialisti del Del Ponte, la ragazzina potrà tornare a camminare

La commovente storia dell'undicenne Eva. Dalla Tanzania a Varese per tornare a camminare grazie all'Ortopedia pediatrica di Asst Sette Leghi

Eva (nome di fantasia) ha 11 anni e viene da un piccolo villaggio Masai in Tanzania, Changarawe. Da quando aveva 8 anni, non può camminare: una grave infezione ossea seguita ad un intervento chirurgico le ha causato una severa deformità alla gamba sinistra, piegata di oltre 90 gradi e accorciata di circa 10 cm. Una condizione invalidante, peggiorata dalla prolungata immobilità, che le ha impedito perfino di frequentare la scuola primaria.

Nel novembre 2024, durante una missione a Changarawe, i volontari dell’associazione varesina Amici di Migoli OdV hanno incontrato Eva e ne hanno ascoltato la storia. Colpiti dal suo disagio ma anche dalla sua determinazione, hanno deciso di aiutarla, avviando un progetto sanitario complesso ma carico di speranza: portarla in Italia per ricevere le cure ortopediche specialistiche impossibili da ottenere in Tanzania.

Un viaggio verso una nuova possibilità

Grazie a una rete solidale che ha coinvolto medici, infermieri, volontari e istituzioni, Eva è arrivata in Italia insieme alla madre, accompagnata dalla dottoressa Silvia Tenconi e dal dottor Marco Puricelli, volontari dell’associazione. È stata affidata alle cure dell’équipe di Ortopedia Pediatrica dell’Ospedale Del Ponte di Varese, di cui è responsabile il dottor Giacomo Riva, affiancato dai dottori Luca Marciandi, Filippo Bernini e dallo stesso dottor Puricelli, quest'ultimo in forza all'Ortopedia e Traumatologia dell'Ospedale di Circolo, diretta dal professor Fabio D’Angelo.

L’intervento, durato oltre 4 ore, è stato tanto delicato quanto risolutivo. “Abbiamo dovuto rimuovere i vecchi mezzi di sintesi, ormai rotti e inglobati nell’osso deformato – racconta il dottor Riva – quindi, tramite osteotomie mirate e innesti ossei, abbiamo corretto l’asse della gamba e applicato un fissatore esterno esapodalico computerizzato per iniziare un progressivo allungamento dell’arto”. 

Un intervento lungo e tecnicamente molto complesso, che non ha però scoraggiato gli specialisti di ASST Sette Laghi.

Un cammino ancora lungo, ma pieno di speranza

Eva è stata quindi ricoverata nel reparto di Chirurgia Pediatrica, diretta dal dottor Valerio Gentilino. Le sue condizioni sono buone e le infermiere del reparto la circondano di affetto. Ma la strada è ancora lunga: presto sarà dimessa, ma saranno necessari mesi di riabilitazione e controlli, affinché il nuovo osso si consolidi e le permetta finalmente di camminare. Durante i mesi di permanenza in Italia, Eva frequenterà la scuola, grazie alla collaborazione dell'Ufficio Scolastico provinciale. Il fatto che lei parli solo swahili non sarà un grande problema in mezzo ai suoi coetanei: con l'aiuto di educatori e anche di traduttori informatici, Eva potrà socializzare e imparare un po' di italiano.

Durante tutto il periodo di cura in Italia, sarà l’associazione Amici di Migoli OdV a farsi carico dell’accoglienza, dell’assistenza logistica e delle cure riabilitative (info su www.amicidimigoli.org).

Chi sono gli Amici di Migoli OdV

Fondata dal medico varesino Giovanni Cecchini e da sua moglie Daniela, l’associazione Amici di Migoli OdV opera dal 2019 nel cuore della Tanzania, in una delle aree più povere e isolate del Paese. A Changarawe ha già realizzato progetti fondamentali per il villaggio: dalla riqualificazione dell’asilo locale alla formazione del personale sanitario, dall’installazione di pannelli solari alla creazione di una sala operatoria.

La storia di Eva è oggi il simbolo concreto dell’impegno dell’associazione per il diritto alla salute e all’istruzione, portato avanti con dedizione, competenza e spirito di servizio.

"ASST Sette Laghi ha messo in campo le sue professionalità: un gesto che testimonia l’elevato livello clinico del presidio varesino e la vocazione umanitaria che ne ispira l’operato. Restituire a una bambina il diritto di camminare e di andare a scuola è il senso più profondo del nostro lavoro” concludono i volontari.


 


 

Redazione

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