Il Nazionale

Cronaca | 02 ottobre 2025, 19:43

Asti scende in piazza San Secondo per Gaza: "Una scuola ha fatto girare mail che lo sciopero sarebbe illegittimo, ottenendo solo maggiore adesione" [FOTO E VIDEO]

La mobilitazione pro-Palestina cresce rapidamente: la chat WhatsApp "Asti per la Palestina" supera i 1000 utenti in pochi giorni solo con il passaparola. Il corteo in marcia verso l'ospedale

Asti scende in piazza San Secondo per Gaza:  "Una scuola ha fatto girare mail che lo sciopero sarebbe  illegittimo, ottenendo solo maggiore  adesione" [FOTO E VIDEO]

"Asti sa da che parte stare. Palestina libera dal fiume fino al mare".

Piazza San Secondo gremita e strade del centro di Asti animate questa sera con un presidio di solidarietà al popolo palestinese, organizzato in concomitanza con il blocco della Flotilla che tentava di portare aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Il corteo, dopo gli interventi in piazza, si sta dirigendo verso l'ospedale cittadino per commemorare gli oltre 1700 medici e operatori sanitari uccisi a Gaza dall'inizio del conflitto.

La manifestazione ha evidenziato una crescita esponenziale della sensibilità cittadina verso la causa palestinese: la chat WhatsApp "Asti per la Palestina" ha superato i 1000 iscritti in pochissimi giorni, alimentata esclusivamente dal passaparola, segno di una mobilitazione popolare spontanea e diffusa.

 Bosia: "Asti sa rispondere alle chiamate internazionali"

Mauro Bosia di "Uniti si può" ha aperto gli interventi sottolineando come questa nuova mobilitazione, pur necessaria, nasca dalla tragedia di "sessantacinquemila dispersi che chissà dove saranno, se non sotto le macerie di Gaza". Il consigliere comunale ha denunciato come sia stata necessaria una vera e propria "operazione mediatica indipendente" per mostrare la realtà di bambini operati senza anestesia negli ospedali bombardati.

"Ci sono volute le foto e i video dei bambini operati senza anestesia negli ospedali perché avvenisse questa mobilitazione", ha dichiarato Bosia, sottolineando come persone comuni abbiano deciso di "partire imbarcandosi su navi e barche da 12 metri, caricando derrate alimentari" per fare quello che i governi internazionali non sono riusciti a fare in due anni: aprire un canale di soccorso umanitario.

La tradizione di lotta di Asti

Bosia ha richiamato la storica tradizione di mobilitazione della città e della provincia astigiana: "Penso agli scioperi contro la Prima guerra mondiale del 1917, agli scioperi del '43 contro il fascismo, alla grande stagione degli anni '70". Il riferimento storico serve a inquadrare l'attuale mobilitazione in una continuità di impegno civile che caratterizza il territorio.

"Sono molto orgoglioso di far parte di una provincia che sa essere viva, progressista, pronta a rispondere alle chiamate internazionali", ha aggiunto, evidenziando come la chat WhatsApp con oltre 1000 persone rappresenti "una base di sensibilità importante".

Le questioni sindacali: parla la CGIL

Il vicesegretario Cgil Beppe Morabito ha chiarito la situazione relativa allo sciopero generale proclamato per la giornata, smontando le "notizie che cercano di mettere in caciara e confondere le idee". Ha spiegato che per le aziende private non esiste alcun problema, mentre per quelle pubbliche soggette alla Legge 146, "una sigla sindacale USB aveva già richiesto lo sciopero con 10 giorni di anticipo, rendendo l'azione legittima".

"Nonostante quello che possa dire il ministro Salvini", ha precisato Morabito, "non ci sarà nessun provvedimento, solo sanzioni" che il sindacato si è impegnato a sostenere per tutti i lavoratori coinvolti. Ha concluso denunciando come queste notizie tentino di "farci stare zitti e buoni senza ribellione".

Salvatore Gulino: "Rompere l'assedio anche ad Asti"

L'attivista Salvatore Gulino ha inquadrato l'iniziativa in una dimensione più ampia: "Rompere l'assedio è una missione che abbiamo anche ad Asti. Un assedio che ci vogliono imporre i governi europei". Ha ricordato come "Asti in questi due anni non è mai stata silente" e ha lanciato un appello per una partecipazione ancora più massiccia nelle prossime mobilitazioni.

La consigliera Vittoria Briccarello ha denunciato che  una scuola ha fatto girare un comunicato, "una mail agli insegnanti dichiarando illegittimo lo sciopero di domani. Questo ha fatto aderire ancora più insegnanti allo sciopero di domani".

Il corteo verso l'ospedale: memoria dei sanitari uccisi

Il momento più toccante della serata è rappresentato dalla marcia del corteo verso l'ospedale cittadino. I manifestanti commemoreranno gli oltre 1700 medici, infermieri e operatori sanitari uccisi a Gaza dall'inizio del conflitto, vittime di quello che molti considerano un attacco sistematico alle strutture sanitarie.

I numeri della partecipazione testimoniano un crescente interesse della cittadinanza astigiana verso la causa palestinese. La chat WhatsApp "Asti per la Palestina" che ha superato i 1000 iscritti in pochissimi giorni rappresenta un fenomeno significativo per una realtà come quella astigiana, dimostrando come la solidarietà internazionale possa radicarsi profondamente anche nei centri di provincia.

L'iniziativa si inserisce nel più ampio movimento internazionale di sostegno alla Flotilla per Gaza, bloccata dalle autorità internazionali mentre tentava di portare aiuti umanitari alla popolazione civile palestinese. La serata di ieri ad Asti ha dimostrato come anche le città di provincia sappiano rispondere con tempestività e partecipazione alle emergenze umanitarie internazionali, confermando una tradizione di impegno civile che affonda le radici nella storia del territorio.

Betty Martinelli (video Giulia Frontino)

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