Dalle 10.30 del mattino i tifosi granata si sono radunati davanti allo stadio Filadelfia per dare il via a un nuovo corteo di protesta contro la presidenza di Urbano Cairo. Una mobilitazione compatta, che ha preso forma fin dalle prime ore della giornata e che ha come obiettivo lo Stadio Olimpico, teatro dell’ennesima contestazione.
Dal 25 agosto all'anno dopo
Il corteo sembra quasi non essersi mai fermato, in una sorta di filo diretto con la manifestazione dello scorso anno. Allora, era il 25 agosto 2024, quando prima della sfida con l’Atalanta la rabbia dei tifosi esplose dopo la cessione di Raoul Bellanova: una marcia partita proprio dal Filadelfia e approdata davanti all’Olimpico, nello stesso copione che si ripete oggi.
"Cairo vattene"
Da via Filadelfia si alza una lunga scia di striscioni: in prima fila campeggia quello con scritto "Cairo Vattene" seguita dalla scritta: "Dopo Superga la sciagura peggiore, vattene millantatore", diretto al presidente del Torino. Migliaia i tifosi in marcia, compatti sotto il grido "Cairo vattene". Fumogeni granata, bandiere, famiglie intere con magliette e sciarpe del Toro compongono il corteo, trasformando le strade in un mosaico di colori e passione.
Non è un episodio isolato: basti ricordare la protesta che accompagnò la gara con il Monza, a novembre 2024, quando il dissenso esplose prima e durante i novanta minuti, e soprattutto la grande marcia del 4 maggio scorso, quando circa 15 mila persone invasero le strade di Torino trasformando il malcontento in una manifestazione di massa senza precedenti.
L’iniziativa di questa mattina conferma quindi la continuità di un malcontento che non accenna a placarsi e che trova ancora una volta nella piazza granata la sua espressione più forte e visibile.
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