“La Tari non aumenterà. Bisogna fare uno sforzo con l’azienda per evitare che aumenti. Non c’è nessuna intenzione di veder aumentare la nostra Tari che è già la seconda più alta d’Italia”. Lo ha detto chiaro il vicesindaco di Genova, Alessandro Terrile, durante la riunione-fiume della terza e della quarta commissione chiamate a discutere della salvaguardia degli equilibri di bilancio e dell’assestamento generale.
Il vicesindaco Terrile ha risposto così alle accuse arrivate dall’opposizione di centrodestra che, facendo sponda sulle polemiche per l’aumento dell’Imu sugli affitti a canone concordato, aveva ipotizzato anche un rincaro della tassa sui rifiuti.
Terrile, in commissione, si è detto preoccupato “per l’aumento dei costi di Amiu”, per poi attaccare l’ex amministrazione: “Doveva preoccupare anche Amt, fare finta di niente di fronte all’aumento dei costi significa che prima o poi mancano i fondi per fare fronte agli impegni”.
“Amiu ha approvato il bilancio alla fine di giugno e c’è un aumento del costo del personale di 4,9 milioni - ha proseguito il vicesindaco in aula, affrontando nel dettaglio l’argomento Tari - sul grosso tema del ciclo dei rifiuti penso che in quest’aula nessuno possa dirsi vergine. Mi faccio carico degli errori del centrosinistra fino al 2017, ma ricordo che nel 2020 doveva essere inaugurato un impianto TMB che era la condizione per l’apertura della discarica di Scarpino nel 2018. Ora siamo quasi sicuri che nel 2030 la discarica di Scarpino chiuderà senza aver mai visto l’impianto TMB”.
Terrile ha poi ricordato come “all’aumento dei costi, Amiu non è riuscita a trovare una dimensione industriale, la giunta è impegnata per risolvere il tema dell’industrializzazione che dipenderà anche dalla Regione per l’individuazione di un sito per un impianto regionale”.
“Il tema non può essere affrontato con gli slogan sull’aumento della Tari - ha concluso il vicesindaco, rispondendo alle critiche arrivate da parte dell’opposizione e alle ipotesi di aumento della tassa sui rifiuti - nei cassetti c’è copiosa corrispondenza dell’azienda da novembre 2024 che informa il Comune sull’impossibilità di portare una previsione aziendale in equilibrio con i numeri precedenti”.
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