Grande verità: a volte bisogna mettere un po’ di distanza tra noi e qualcosa o qualcuno per comprendere appieno il suo valore.
Riformuliamo la frase in chiave cestistica e come distanza prendiamo una competizione internazionale, ovvero qualcosa di ben diverso e più grande rispetto al piccolo mondo varesino (dove peraltro le prove nell’ultimo anno non sono mancate, anzi…) e al posto di “qualcuno” poniamoci il nome di Elisee Assui.
Il gioiello biancorosso sale sul tetto d’Europa: si è appena laureato campione continentale con l’Italia under 20, che ha battuto la Lituania pari età nella finale di Creta con il punteggio di 83-66.
E quello del classe 2006 non è stato un contributo qualunque al raggiungimento dello storico alloro: Assui in tanti momenti della competizione, finale compresa, si è preso sulle spalle gli azzurrini, trascinandoli a suon di punti, di rimbalzi, ma soprattutto di giocate di energia, sorprendente maturità e abbacinante applicata al basket, in attacco così come in difesa, mastino speciale posto spesso anche a guardia dei piccoli avversari.
L’ala della Openjobmetis chiude l’esperienza greca con quasi 15 punti e 6 rimbalzi di media: in questa felice serata di luglio arriva così la conferma di quanto brilli il gioiello che dal nostro settore giovanile e della nostra città si sta muovendo a passi lunghi e ben distesi sulla strada per diventare un protagonista del basket mondiale.
Ma la festa non è solo sua: splendida è l’Italia campione d’Europa dodici anni dopo quella di Tonut e Della Valle (e Pino Sacripanti in panchina), ricca di giovani con un futuro roseo davanti (Francesco Ferrari, talento straripante, il trevigiano David Torresani, il lungo Osawaru Osasuyi, Leonardo Marangon, Stefano Trucchetti…) e capace di fare gruppo di fronte alle difficoltà, su tutte una caterva di infortuni che avrebbero potuto abbattere le velleità di chiunque.
Nell’ultimo atto, contro una Lituania al completo e tosta fisicamente, gli azzurrini hanno preso subito in mano il match, portandosi poi a +18 sul finire del secondo quarto. Attesa e puntualmente a fattura la reazione baltica nel terzo quarto: Lituania a -5 e apparentemente tutto da rifare. Ma l’Italia non è arrivata sin qui per caso: un nuovo giro di vite in difesa e le prodezze memorabili di Ferrari (ma anche i punti decisivi di Assui) ridanno il match nelle mani italiane. Ultimo quarto di sofferenza (nemmeno troppa) e vittoria in cassaforte.
Sul tabellino della finale i 17 punti (con 5/8 da 2, 1/3 da 3 e 9 rimbalzi) di Assui risplendono insieme ai 26 di Ferrari e ai 13 di Torresani.
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