"Non mi aspettavo tutto questo entusiasmo che c'è intorno, è un'ambiente fantastico".
È entusiasta Alessandro Turone, varazzino, che fa parte dello staff della Nazionale Italiana Femminile guidata da mister Soncin che vincendo con la Norvegia ha ottenuto il pass per le semifinali del Campionato Europeo.
Le azzurre capitanate da Cristiana Girelli dopo un buon girone di qualificazione sono entrate nelle migliori 4 nazionali europee battendo le norvegesi 2-1 con la doppietta proprio della veterana con un gol all'ultimo respiro.
Turone, figlio di Maurizio "Ramon" Turone (ex Genoa, Milan e Roma), 50 anni, come calciatore aveva iniziato la sua carriera nella squadra rossoblu, nel 1996 poi era approdato all’Avellino, in Serie C1, e dopo un’altra parentesi con la maglia del Grifone erano arrivate le esperienze con Carpi, Lanciano, Mestre, Fidelis Andria, Manfredonia, Gallipoli, Spal, Ivrea e Monopoli. Negli ultimi due anni di carriera aveva vestito le maglie di Aquanera e Sestrese in Serie D e Eccellenza.
Chiusa la carriera da calciatore nel 2011 per 5 anni è stato vice allenatore della Pro Vercelli. Nel 2016/17 è stato al Livorno e in seguito ad Avellino e Padova. Nel 2021 aveva iniziato a collaborare con Andrea Soncin, affiancandolo alla guida del Venezia Primavera e anche nelle due brevi parentesi in cui il commissario tecnico ha allenato la prima squadra dei lagunari.
"Con il Covid sono stato un paio d'anni a casa, avevo lavorato per anni con mister Claudio Foscarini e tramite amicizie ho avuto l'opportunità di Venezia dove ho conosciuto Andrea, intervallata anche dalle ultime 5 partite in Serie A (da aprile a maggio 2022.ndr) - racconta Turone - Mi sono trovato molto bene, c'è una grande sintonia con lui e l'altro assistente allenatore Massimiliano Peccarisi. È nata poi opportunità di arrivare in Nazionale femminile e ci siamo detti che non dovevamo pensarci, era un'opportunità ed esperienza diversa che sicuramente ci poteva far crescere e posso dire che abbiamo fatto la scelta giusta".
Con un gruppo di calciatrice affiatate, unite che rimanda la mente al gruppo della Nazionale maschile che vinse Europeo 2021 guidato dall'ex Ct Roberto Mancini.
"Il gruppo sta crescendo giorno dopo giorno, da quando siamo arrivati si é alimentato, l'autostima aumenta e i risultati si vedono. Prepareremo nei minimi dettagli la semifinale (incontreranno l'Inghilterra.ndr) e cercheremo di arrivare in finale".
Un movimento quello del calcio femminile in grande crescita anche grazie agli investimenti delle squadre di club.
"Grazie al lavoro dei club le ragazze crescono bene, c'è un organizzazione a livello giovanile che va crescendo e si trovano avvantaggiate rispetto ad anni fa - prosegue - Noi abbiamo una grande responsabilità, possiamo essere da esempio, da traino, per le ragazzine che vogliono intraprendere una carriera, vedendo noi motivati, le ragazze motivate e raggiungendo dei risultati inaspettati possono crescere".
Turone con gli impegni meno stringenti con la Nazionale riesce a tornare spesso nella sua Varazze per godersi la famiglia.
"Ora a parte il raduno passo il tempo a casa con la mia famiglia, posso godermi i miei figli, vederli crescere - spiega il mister che sta seguendo con interesse anche il Celle Varazze neo promosso in Serie D, con sua moglie che è la segretaria della società, suo figlio minore aiutava ad allenare la leva 2011 e il figlio maggiore due anni fa ha giocato in Promozione con la squadra varazzina prima della fusione -Stanno facendo un grande lavoro, è una società forte, che sta investendo parecchio per fare una buona squadra. Speriamo che continuino così, che i risultati gli diano ragione, per arrivare tra i professionisti che sarebbe la prima volta".
In conclusione un ultimo pensiero all'avventura partita con la Nazionale nel 2023.
"È una esperienza bellissima, si lavora in sintonia per far sì che le calciatrici diano il massimo. Non cambierei mai niente, sono contento".
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