Mattinata in salsa valbormidese per l’assessore regionale alla Sanità, alle Politiche socio-sanitarie e sociali e al Terzo Settore, Massimo Nicolò, che ha fatto tappa a Cairo Montenotte per fare il punto sui progetti in corso e sulle risorse destinate al potenziamento del sistema sanitario locale.
L’assessore ha incontrato i sindaci del territorio presso Palazzo Scarampi, dove è stato illustrato nel dettaglio lo stato di avanzamento dei lavori previsti all’ospedale San Giuseppe e presentata la ripartizione dei fondi stanziati attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per un investimento complessivo di oltre sei milioni di euro.
Nel corso dell’intervento, è stato illustrato che 800mila euro sono stati destinati ai lavori di adeguamento sismico del presidio ospedaliero, un intervento prioritario per garantirne la sicurezza strutturale. A questi si aggiungono 225mila euro per opere edili e impiantistiche propedeutiche all’installazione di una nuova TAC, mentre ulteriori 500mila euro sono stati investiti per l’acquisto del macchinario stesso, con l’obiettivo di potenziare l’offerta diagnostica della struttura.
Sono inoltre stati stanziati 374mila euro per la realizzazione della Centrale Operativa Territoriale, che avrà un ruolo chiave nel coordinamento dei servizi sanitari e socio-sanitari. Particolarmente rilevanti, infine, gli investimenti per le strutture territoriali: 2.196.000 euro per la Casa di Comunità, destinata ad accogliere servizi sanitari di prossimità e favorire l’integrazione tra le professionalità, e 2.700.000 euro per l’Ospedale di Comunità, dedicato all’assistenza intermedia e al ricovero di pazienti a bassa intensità clinica.
Al termine dell’incontro, l’assessore ha effettuato un sopralluogo all’ospedale San Giuseppe per verificare direttamente l’andamento dei lavori e confrontarsi con i responsabili del presidio. Nicolò ha ribadito l’importanza strategica di questi interventi, sottolineando l’impegno della Regione Liguria nel rafforzare la rete territoriale, migliorare la qualità dei servizi e rendere la sanità sempre più vicina ai cittadini.
"Tutti i lavori in corso stanno procedendo senza mai interrompere i servizi: un aspetto davvero importante, perché riuscire a portare avanti gli interventi senza fermare le attività è una sfida non scontata. I cantieri avanzano bene e si prevede che tutto sarà completato entro marzo 2026. Cairo Montenotte e la Val Bormida avranno un ospedale di comunità che sarà un vero gioiellino, affiancato dalla Casa di Comunità, con radiologia e TAC annesse. Dopo l’alluvione non era affatto scontato, e ci siamo impegnati a fondo affinché tutto questo rimanesse sul territorio", commenta l'assessore Nicolò.
"Con i sindaci abbiamo affrontato anche il tema dell’attuazione del Piano Sociosanitario Regionale. Ci sono criticità che variano da Comune a Comune e da ATS a ATS, ma le affronteremo. Prevediamo incontri mirati con i responsabili delle direzioni sociali, per supportare i sindaci nella scelta della soluzione più adatta: attuare il piano tramite convenzioni oppure optare per la gestione diretta da parte del Comune. Sono ottimista: credo davvero che stiamo andando nella giusta direzione".
"Il punto di primo intervento è presente e attivo. A Cairo Montenotte funziona, lavora bene e registra circa 3mila accessi all’anno. Credo che stiA rispondendo in modo concreto ai bisogni reali dei cittadini. È importante far capire ai cittadini che presto le loro necessità in ambito sanitario troveranno risposta anche attraverso le Case di Comunità. Il punto di primo intervento, inizialmente introdotto come misura temporanea con l’atto ministeriale 7/37, è diventato – e diventerà – una struttura stabile. Era nato per coprire il periodo di attesa prima dell’attivazione delle Case di Comunità. Stiamo facendo il possibile per garantire la sua operatività anche in orario notturno: ad Albenga, ad esempio, nei mesi di luglio e agosto sarà attivata una fascia notturna. Ci stiamo impegnando al massimo, pur in un contesto complesso, segnato dalla carenza di medici con competenze adeguate per gestire situazioni a media e bassa intensità".
"Sono fiducioso che riusciremo a soddisfare i bisogni della popolazione della Val Bormida, del comprensorio savonese e di Albenga. Lo faremo non solo attraverso i punti di primo intervento, ma soprattutto grazie alle Case di Comunità, che stanno per partire. Attueremo anche il modello nazionale, che prevede l’inserimento dei medici di medicina generale all’interno delle Case di Comunità. I nuovi medici dedicati dovranno garantire una presenza oraria strutturata. Sono convinto che queste strutture saranno finalmente in grado di offrire ai cittadini le risposte che finora sono mancate".
Sulla questione della carenza di personale e delle risorse economiche, sollevata in una recente lettera del Direttore Generale dell’ASL, l’assessore precisa: "Sì, ho letto la lettera. Ma, al di là dei toni utilizzati, il tema del budget va affrontato insieme, come istituzioni e come collettività. Devo riconoscere che, da quando ci siamo insediati, le liste d’attesa – che rappresentano il vero nodo – sono migliorate. A novembre, oltre il 50% dei pazienti non riusciva ad avere una prestazione entro 13 giorni; oggi quella percentuale è scesa al 15%. È un segnale chiaro che le azioni messe in campo, in collaborazione con le direzioni generali, stanno funzionando. Naturalmente, dobbiamo fare ancora di più. Serve uno sforzo collettivo. È necessario lavorare insieme: istituzioni, medici, medicina generale. Solo così potremo migliorare anche l’appropriatezza prescrittiva, perché l’aumento della capacità di risposta e la correttezza delle prescrizioni sono due facce della stessa medaglia", conclude l'assessore.
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