Il Nazionale

Cronaca | 18 giugno 2025, 08:00

Terremoto nella polizia locale, il Comandante non si è dimesso: il Comune valuta sospensioni e provvedimenti

Dopo i blitz e le indagini sul presunto dossieraggio elettorale ai danni della sindaca Silvia Salis, falso e peculato, si studiano gli atti. In bilico la posizione dell'attuale Comandante Giurato e di circa quindici agenti del Reparto Sicurezza Urbana

Terremoto nella polizia locale, il Comandante non si è dimesso: il Comune valuta sospensioni e provvedimenti

Nessuna dimissione, possibili sospensioni, certe riorganizzazioni: c'è questo nello scenario del post terremoto che ha visto al centro la polizia locale di Genova, con il doppio blitz in queste ore tra perquisizioni e acquisizioni avvenuti sulla scorta dei due procedimenti aperti dalla procura di Genova, il primo per il presunto dossieraggio in campagna elettorale ai danni dell'ex candidata ed attuale sindaca di Genova Silvia Salis riguardo ad indebite rivelazioni di segreti d'ufficio che vede indagati l’ex assessore a Polizia Locale e Protezione Civile Sergio Gambino e l'attuale Comandante della Polizia Municipale Gianluca Giurato. E il secondo per le ipotesi di falso, peculato e lesioni aggravate.

Sul secondo capitolo di indagine, sono indagati una 15ina di agenti di polizia locale, operatori appartenenti al Reparto Sicurezza Urbana nato con le amministrazioni di centrodestra come nucleo ad "Elevata Qualificazione" per lo svolgimento di funzioni che vanno dal presidio del territorio a prevenzione e repressione dei reati predatori con in capo anche attività di repressione di spaccio e consumo di stupefacenti.

Al netto delle acquisizioni documentali di ieri, nessuno al momento risulta sospeso tra comandante e operatori. La decisione su eventuali sospensioni disciplinari spetta solo al Comune che ieri ha gestito la situazione e si riserva quindi di valutare la situazione nelle prossime ore quando avrà la disponibilità degli atti. Il comandante stesso per la giornata di ieri è rimasto in ufficio, da lui non è arrivata alcuna comunicazione di dimissioni, ha invece assistito all'arrivo della polizia, incaricata dalla procura di svolgere gli accertamenti su entrambi i due procedimenti distinti, uno solo dei quali lo riguarda (ndr: quello per rivelazione di segreto d'ufficio in merito alla pubblicazione del verbale dell'incidente in cui era stata coinvolta oltre un anno fa l'attuale sindaca Salis.

Entrambi i procedimenti sono in fase di indagini preliminari. 

Intanto, mentre la sindaca ha sottolineato ieri: "siamo al lavoro per una riorganizzazione", in riferimento alla situazione della polizia locale, verso la quale ha ribadito "piena fiducia", sarà più chiaro in giornata quali scenari potranno configurarsi per gli altri coinvolti nel secondo filone, i 15 operatori di polizia locale indagati per reati di falso ideologico in verbali e atti destinati all'Autorità Giudiziaria, ma anche per lesioni aggravate in via di accertamento e peculato. Secondo gli inquirenti sarebbero stati commessi in occasione dell’accompagnamento presso gli uffici di Polizia Locale di persone controllate o arrestate. Il peculato riguarderebbe invece sia somme di denaro che un modesto quantitativo di droga leggera sottratti in occasione di perquisizioni e controlli.

"Sentiremo l'ufficio procedimenti disciplinari e l'ufficio personale - spiega a La Voce di Genova l'assessora alla Sicurezza, Arianna Viscogliosi - e nelle prossime ore saremo in grado di capire quali saranno i passi amministrativi da compiere, alla luce degli atti a disposizione".

Gli episodi contestati sarebbero 5, nei confronti di stranieri, in uno sarebbe coinvolto anche un minore, registrati tra il gennaio dello scorso anno e l'inizio 2025. Nel corso delle perquisizioni sarebbero state trovate anche strumentazioni non in dotazione alla polizia municipale, come i manganelli tonfa, non previsti dalle ordinanze ministeriali che regolano le dotazioni degli organi di polizia, se non in specifici corpi o reparti.

Valentina Carosini

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