Il Nazionale

Cronaca | 14 giugno 2025, 18:12

Corruzione all’Ufficio Immigrazione: Mingherlino avrebbe fatto le prime ammissioni alle accuse la sera stessa dell’arresto

Il funzionario della Polizia di Stato è detenuto a Sanremo. Arrestato in flagranza mentre intascava una mazzetta da 5.000 euro

Corruzione all’Ufficio Immigrazione: Mingherlino avrebbe fatto le prime ammissioni alle accuse la sera stessa dell’arresto

Le prime ammissioni sarebbero state fatte davanti agli inquirenti la sera stessa dell’arresto da parte di Luigi Mingherlino, 58 anni, funzionario in servizio presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Imperia. L’uomo, difeso dagli avvocati Emilio Varaldo e Nicola Ditta, si trova attualmente detenuto nel carcere di Sanremo e sarà ascoltato lunedì dal giudice per le indagini preliminari Anna Bonsignorio, nell’ambito dell’udienza di convalida dell’arresto. Davanti al gip comparirà anche Yelena Vtulkina, 46 anni, cittadina russa, reclusa nella casa circondariale femminile di Pontedecimo, assistita dall’avvocato Alessandro Moroni.

I due sono stati arrestati in flagranza di reato nella serata di venerdì scorso, al Parasio, nella città alta di Porto Maurizio, a due passi dalla Questura, con l’accusa di corruzione. Il blitz è stato eseguito dalla Squadra Mobile di Imperia, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica, nella persona del procuratore capo Alberto Lari e della pm Veronica Meglio.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Mingherlino sarebbe stato sorpreso mentre riceveva una mazzetta da 5.000 euro in cambio della promessa di rilascio di un permesso di soggiorno a favore di un cittadino russo. A consegnare la somma, contenuta in una busta insieme alla documentazione necessaria, sarebbe stata proprio Yelena Vtulkina, titolare di un’agenzia di pratiche per stranieri con sede a Sanremo, difesa dall'avvocato Luca Fucini. Gli inquirenti hanno fatto scattare l’intervento nel momento in cui la presunta tangente veniva effettivamente consegnata.

L’episodio ha fatto emergere i contorni di quello che gli investigatori definiscono un vero e proprio “sistema corruttivo radicato”, volto ad aggirare le procedure ufficiali per l’ottenimento di titoli di soggiorno, coinvolgendo soggetti sia pubblici sia privati. Le indagini, ancora in corso, si stanno allargando a più figure che, secondo gli inquirenti, operavano con modalità simili a quelle documentate nel caso Mingherlino-Vtulkina.

A seguito degli arresti, è stata sottoposta a sequestro preventivo la sede dell’agenzia ‘Europa Italian Real Estate’, al civico 82 di corso Garibaldi a Sanremo, ritenuta il fulcro operativo della mediazione illecita. Ma l’indagine non si ferma qui: altre cinque persone risultano attualmente indagate, tra cui Andrea Riopi, 50 anni, agente della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di Sanremo. Riopi ha ricevuto un avviso di garanzia per sospetto coinvolgimento in attività analoghe ed è difeso dall’avvocato Alessandro Moroni.

Tra gli altri indagati figurano anche Fatima Sanri, cittadina tunisina titolare dell’agenzia 'Faty' di corso Garibaldi a Imperia (anch’essa sequestrata), anche lei difesa dall'avvocato Fucini e Svetlana Ignatova, difesa dall’avvocata Enza Dedali.

Secondo quanto emerso, queste figure avrebbero agito in rete, facilitando – in cambio di denaro – il rilascio di documenti regolari a soggetti che non avrebbero avuto diritto alle agevolazioni previste dalla normativa vigente. L’attività investigativa sta ora approfondendo i legami tra le agenzie, i funzionari pubblici e i richiedenti, per delineare i confini completi di un sistema illecito ben strutturato e, secondo le ipotesi accusatorie, attivo da tempo sul territorio.

La Procura non esclude che nei prossimi giorni possano emergere nuovi nomi e ulteriori episodi, anche grazie all’analisi del materiale cartaceo e digitale sequestrato nel corso delle perquisizioni.

Diego David

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