Dopo 170 udienze, dal 16 giugno ripartirà con una nuova fase il processo sul crollo del ponte Morandi di Genova.
Dopo il deposito della memoria dei pm, è un momento di studio e di approfondimento su quelle quasi 6 mila pagine che ripercorrono le diverse fasi del dibattimento fin qui svolte, un mega file redatto dai pm Walter Cotugno e Marco Airoldi sul quale si aprirà poi la requisitoria.
Le audizioni sono terminate circa un mese fa, con l'ultima, fatta eccezione per le seguenti che erano tecniche, nella quale ha parlato anche l'ex ad di Aspi Giovanni Castellucci, per il quale nel frattempo è diventata definitiva la condanna a 6 anni per la strage del bus precipitato il 28 luglio del 2013 da un viadotto dell’A16 Napoli-Canosa, e che provocò la morte di 40 persone.
Nell'ultima udienza a Genova, nella quale l'ex ad di Atlantia aveva reso dichiarazioni spontanee, davanti alla corte aveva spiegato: “Noi ci siamo sentiti responsabili perché avevamo la custodia di quel bene, ma la colpa è un'altra cosa, è quello che dovrà decidere il tribunale”, relativamente al crollo del Morandi.
Mentre è in corso lo studio l'inizio della requisitoria dei pm dovrebbe iniziare già prima della pausa estiva, con udienze calendarizzate per ora fino a luglio.
Poi arriveranno le richieste di condanna per i 58 imputati, accusati a vario titolo di reati che vanno dall'omicidio colposo plurimo, all'omicidio stradale e poi crollo doloso, omissione d’atti d’ufficio, attentato alla sicurezza dei trasporti e omissione dolosa di dispositivi di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Gli avvocati, dal canto loro, da più parti sostengono l'ipotesi del vizio occulto e inconoscibile, tesi sulla quale sono state incentrate le strategie difensive tese a smentire i mancati investimenti e a rimarcare i controlli svolti fin nelle ultime udienze, a più riprese smentite dalle ricostruzioni accusatorie che hanno puntato l'indice sulle manutenzioni carenti al viadotto.
Difficile stabilire quando potrà arrivare la sentenza, anche se la prima pronuncia non è attesa prima della primavera del 2026.
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