Tre furti in un mese. Sempre di notte, sempre per bottini da “prendo quel che trovo”, con la sensazione - suffragata dalle immagini della video-sorveglianza - che il malvivente sia sempre lo stesso, perché si muove «come se fosse a casa sua».
La “coda” è quella che lasciano ogni volta episodi di questo tipo: danni, sconforto, paura.
A essere stata presa di mira, nel caso di specie, è la ludoteca Happy Park Varese di Albizzate, un luogo di gioia per i più piccini che offre servizio nido e spazio giochi per feste. L’esercizio è gestito interamente da personale femminile ed è proprio la responsabile, Noemi Aliprandi, a denunciare esasperata l’accaduto: «L’ultimo furto è avvenuto ieri notte - racconta - ed è stata la terza volta in un mese. Il ladro ha rotto i vetri e ha rubato dal nostro bar birre, prosecco, patatine e nutella, tutti generi alimentari che utilizziamo per le feste. Ha anche sottratto dal nido due zaini appartenenti ai bimbi e li ha usati per portare via la roba. Io e tutte le ragazze del team siamo esauste, perché dobbiamo sempre mettere a posto per garantire un servizio eccellente ai nostri piccoli, e spaventate…».
La donna - che, giusto per non farsi mancare nulla, è recentemente incorsa pure nel furto dell’auto - spiega a VareseNoi anche ulteriori dettagli del colpo più recente: «Ora quando suona l’allarme io vengo avvisata e dalla mia abitazione posso anche vedere le immagini della video-sorveglianza. Abito a un chilometro di distanza dalla ludoteca. Questa notte mio marito è partito ed è andato a controllare, mentre io sono rimasta a casa con i miei figli. Quando è arrivato, il ladro era ancora lì, ma lui non si è azzardato ad entrare e ha giustamente preferito aspettare l’arrivo dei carabinieri. Il malvivente però a un certo punto è uscito, ha iniziato a correre e si è “buttato” in un bosco, nonostante mio marito abbia provato a inseguirlo».
Anche questa volta le immagini hanno ripreso un uomo che, dal contegno che assume, pare muoversi in un ambiente che conosce: «Per noi è sempre la stessa persona - continua Noemi - Probabilmente un tossico o un senza dimora, come suppongono le forze dell’ordine».
Noemi, le sue colleghe e il loro capo non vogliono arrendersi. Anzi: l’intenzione è quella di passare alle maniere “forti”… «Da oggi vorremmo ricominciare a dormire sereni, quindi vorremmo far sapere a tutti che adesso non solo abbiamo la videosorveglianza collegata alla polizia, ma anche l’allarme lo è, sia interno che perimetrale. E ci siamo attivati anche per mettere delle inferiate».
Chi la dura la vince. E la speranza e che non siano più i ladri.
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