È bastato un biglietto sbagliato, un semplice “errore innocente”, perché di questo si tratta, per una ragazza con sindrome di Down, che si è vista elevare una multa da un controllore a bordo di un autobus per aver acquistato il ticket “del colore errato”.
La madre della ragazza esprime più delusione che rabbia: “Non è la multa in sé a preoccuparmi, ma la totale mancanza di empatia e comprensione”. La donna si chiede "dove è finita l’umanità".
“Come genitore, è mio dovere proteggere e supportare mia figlia - osserva la madre della ragazza multata, lanciando un appello alle istituzioni - Serve maggiore formazione, serve sensibilizzazione, serve un cambiamento per garantire che i servizi pubblici siano davvero inclusivi".
La giovane era partita da Altare in autobus e diretta a Savona per prendere il treno e dirigersi con il gruppo dell'Adso per una gita a Genova Voltri.
"L'ho accompagnata alla fermata dell'autobus ad Altare ed è salita una controllora che l'ha multata perché non aveva il biglietto del colore giusto. Lei utilizza sempre quel tipo di biglietto per andare da Altare a Cairo a lavorare e non sapevamo ce ne volesse uno di un altro tipo" ha spiegato la mamma che ha specificato che sua figlia aveva altri biglietti con sè.
"Lei si è messa a piangere e a Savona poi non la trovavano perché era ancora sull'autobus - ha continuato - Era successo un'altra volta perché aveva l'abbonamento scaduto ma in quel caso il controllore mi aveva chiamato e avevamo risolto. Ci vuole un po' di sensibilità".
Il genitore è stato contattato dal presidente di Tpl Linea Vincenzo Franceri.
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