Il Nazionale

Cronaca | 03 maggio 2025, 14:22

Parrucchieri abusivi, sporcizia e risse: allarme nel giardino Madre Teresa [VIDEO]

Alessi (Fdi): “Non serve chiuderlo, ma controllarlo: basta con le soluzioni di facciata”

Parrucchieri abusivi, sporcizia e risse: allarme nel giardino Madre Teresa [VIDEO]

Il giardino Madre Teresa di Calcutta di corso Giulio Cesare, cuore della Circoscrizione 7, continua a essere al centro delle polemiche per lo stato di abbandono e insicurezza in cui versa. A denunciare la situazione è ancora una volta il capogruppo di Fratelli d’Italia, Patrizia Alessi, che lancia un duro attacco all’amministrazione comunale e circoscrizionale, accusata di inerzia e di gestione fallimentare dello spazio pubblico.

"I residenti sono esasperati - afferma Alessi -, ogni giorno assistono a bivacchi, risse, consumo di stupefacenti e perfino attività abusive come tagli di capelli improvvisati all’aperto. Un clima di violenza e aggressività latente che rende impossibile per i cittadini vivere e frequentare serenamente questo spazio".

Secondo la consigliera, il giardino si è trasformato in una zona franca dove “tutto è consentito”, a dispetto delle telecamere installate e delle promesse politiche. "Le bottiglie di vetro, abbandonate e poi utilizzate come armi nelle liti, sono il simbolo di un luogo fuori controllo - prosegue Alessi -. E mentre alcuni parlano di chiuderlo di sera, noi chiediamo controlli seri e continui, non soluzioni-tampone che peggiorano il problema di giorno".

L’esponente di Fratelli d’Italia definisce un “corto circuito politico” la proposta di chiudere il giardino in orario serale dopo che l’area è stata oggetto di una costosa riqualificazione da mezzo milione di euro: "Si investe per renderlo più vivibile e poi si pensa di chiuderlo? Serve una progettazione seria e soprattutto volontà politica, altrimenti questo è l’ennesimo fallimento dell’amministrazione cittadina".

Infine, Alessi punta il dito contro le telecamere installate anni fa: "Sono lì, ma evidentemente funzionano solo quando accade l’irreparabile. I cittadini chiedono sicurezza vera, non slogan".

Philippe Versienti

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