I Civici e Democratici (di fatto il Pd) sono i più votati ma si rammaricano per il sesto consigliere, a cui ambivano, sfumato per poco. I cinque seggi del “listone” La Provincia al Centro soddisfano eccome i promotori di questo progetto a più anime. I tre eletti per Fratelli d’Italia sono un «risultato storico», mentre la Lega ne avrebbe voluto uno in più. Ma Lombardia Ideale festeggia. Le voci dei protagonisti dopo il voto provinciale.
Per il Pd è andata «abbastanza» bene
È la lista più votata, ma c’è rammarico tra le fila di Civici e Democratici, che hanno visto sfumare per poco il sesto seggio. La più delusa è la vicepresidente uscente Valentina Verga, alla quale sono mancati dei voti previsti che le avrebbero permesso di continuare a sedere in assise.
La segretaria provinciale del Pd Alice Bernardoni commenta così il risultato: «È andata abbastanza bene. Abbiamo confermato i cinque consiglieri e siamo la lista più votata. Rimane un po’ di amaro in bocca perché il sesto consigliere poteva essere a portata di mano e ci è sfuggito per pochissimi voti».
La mancata conferma della vicepresidente Verga «è il rammarico più grande. Valentina ha ben lavorato, avrebbe meritato la rielezione».
La Provincia al Centro, un «esperimento riuscito benissimo»
L’esperimento del “listone” La Provincia al Centro è riuscito. Il gruppo composto da Eupolis, Forza Italia, Italia Viva, Azione conquista cinque consiglieri e ora potrà far valere il proprio peso.
Mattia Premazzi di Eupolis, una delle “menti” del progetto e il secondo più votato in assoluto, non può che essere soddisfatto: «Sicuramente è un ottimo risultato. Questo dimostra che abbiamo creato una lista competitiva e l’idea di unire tutte le forze centriste, popolari e civiche ha avuto un grande senso politico. Con cinque consiglieri eguagliamo il risultato del centrosinistra e ci avviciniamo ai sei complessivi di Lega e Fratelli d’Italia. Ci sono tre poli abbastanza equivalenti con un centro determinante, che adesso può aprire uno scenario di dialogo politico con tutte le forze per capire quale potrà essere la maggioranza di questo nuovo Consiglio».
Ora, «dopo un confronto col presidente, valuteremo in base alle linee programmatiche quale sarà l’atteggiamento che come gruppo vorremo tenere per rendere determinante dal punto di vista politico il nostro ruolo».
Sorride anche Forza Italia, che porta a Villa Recalcati il confermato Enrico Vettori insieme a Giacomo Iametti. «Esperimento riuscito benissimo, siamo andati ben oltre le aspettative – afferma il segretario provinciale Simone Longhini –. Tre anni fa la nostra lista prese tre seggi, oggi siamo arrivati a cinque e siamo la seconda lista. Una forza civica, moderata, popolare, dove ovviamente Forza Italia è protagonista con due eletti, è fondamentale nel prosieguo dei lavori del Consiglio provinciale».
Ora quale sarà la linea nei confronti del presidente Magrini? «Ci confronteremo all’interno della lista per presentare una proposta unitaria. Noi abbiamo sempre privilegiato il bene del territorio e l’attenzione alle amministrazioni locali e questo impegno proseguirà».
Il Consigliere regionale di Italia Viva Giuseppe Licata si dice «felice per l'elezione di Matteo Marchesi», sindaco di Sangiano. «Metterà il suo impegno e la sua competenza al servizio della Provincia e dei Comuni. Un segnale forte e chiaro di vitalità dell'area moderata che da oggi assume un ruolo da protagonista nello scenario politico di questo territorio».
Lega e Lombardia Ideale, sensazioni agrodolci
Sensazioni agrodolci per la lista che unisce Lega e Lombardia Ideale. Il Carroccio puntava a quattro consiglieri, ma si ferma a tre. Uno di questi è Leslie Mulas, esponente di LI, che può sicuramente sorridere.
«Siamo dispiaciuti – ammette il segretario provinciale leghista Andrea Cassani – perché puntavamo a far eleggere quattro consiglieri, mentre per pochi voti il seggio è andato a Fratelli d’Italia. Ottimo risultato di Sergio Ghiringhelli nel nord della provincia. Adesso vedremo quali saranno le nuove prospettive amministrative di governo provinciale in virtù del grande risultato della lista mista di centro al cui interno vi sono comunque esponenti di centrodestra».
Umore diverso, appunto, in casa Lombardia Ideale: il coordinamento provinciale del movimento civico parla di «un grande successo che dimostra un notevole radicamento nei piccoli Comuni. In tal senso sottolineiamo che la lista Lega-Lombardia Ideale ha portato al voto 160 amministratori locali dei municipi più piccoli e il solo Mulas è riuscito a intercettarne 84, cioè il 50%. Il nostro rappresentante è il secondo eletto della lista, un motivo di enorme soddisfazione per il movimento».
«Sono davvero orgoglioso della continua crescita di Lombardia Ideale, frutto di anni di lavoro sul territorio – commenta Giacomo Cosentino, segretario e responsabile regionale di Lombardia Ideale –. Mi congratulo ancora una volta con Leslie Mulas, il nostro referente provinciale, per quanto ottenuto in questa tornata elettorale e soprattutto per l’ottimo lavoro portato avanti in questi anni. Ringrazio tutti gli amministratori che hanno votato Lombardia Ideale».
Mulas, sindaco di Besano, si dice «fiero di rappresentare un gruppo che si dimostra in costante crescita. Sono altrettanto fiero del lavoro svolto fino ad ora, soprattutto con i piccoli Comuni; il mio impegno sarà dedicato a loro in particolare. Il risultato ottenuto è eccezionale e dimostra proprio quanto stiamo lavorando per supportare gli amministratori locali».
Per Fratelli d’Italia un «risultato storico»
«Un risultato eccezionale, avrei firmato per due consiglieri». Lo dice Andrea Pellicini, presidente provinciale di Fratelli d’Italia, che invece si gode i tre eletti a Villa Recalcati. «Merito della strategia: abbiamo messo in campo una lista di sedici candidati consiglieri e tutti hanno corso per cercare di fare un bel risultato. Il mio ringraziamento va a tutti loro: ciascuno col proprio personale risultato ha contribuito a ottenere tre consiglieri. Un risultato storico che ci dà un grande morale».
Pellicini rimarca anche il risultato personale di Marco Colombo, il più votato in assoluto: «Un record nei record».
Guardando avanti, il deputato e numero uno provinciale dei meloniani afferma: «Spero che la leggi cambi e si torni al voto diretto. In questo caso, molto probabilmente, nel 2026 il centrodestra vincerebbe tranquillamente le elezioni. Così non fosse, potremo comunque dire la nostra per il prossimo presidente».
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