Terra Madre, terra di pace. Una pace difficile da raggiungere nel contesto attuale, una pace difficile da raggiungere senza dialogo. Così Carlin Petrini, fondatore di Slow Food, chiude la cinque giorni della rassegna dedicata al cibo al Parco Dora, un edizione che dedica a due delegati. Dror Or, israeliano, produttore di formaggi, morto il 7 ottobre insieme alla moglie, "per mano di terroristi", e un produttore di olio palestinese della Cisgiordania, Bilal Saleh, "freddato il 30 ottobre da un colono".
A ereditare questa tragedia quattro figli rimasti orfani. "Per loro sarà difficile aprire un dialogo, ma noi dobbiamo combattere perché ci sia. La guerra colpisce i contadini, non chi produce armi".
Non commenta le oltre 300mila presenze, ma a colpirlo è il dato sugli incontri. Oltre mille, tutti partecipatissimi, "Non esiste iniziativa al mondo in grado di realizzarne così tanti", sostiene Petrini, oltre al riconoscimento delle comunità indigene, oltre cento, e dei paesi del mondo rappresentati, oltre 120 e tremila delegati.
In cinque giorni nell'area di 80mila metri quadri di Parco Dora, hanno partecipato 700 espositori, 180 presidi Slow Food, 28 debuttanti.
"Il futuro è qui, oggi, perché a Terra Madre è protagonista un'agricoltura che si occupa dei prossimi secoli, non soltanto dei prossimi mesi – ha affermato Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia –. Migliaia di donne e uomini, contadine, allevatori, pescatori che hanno testimoniato modelli altri, modelli agroecologici che tutelano la biodiversità e sanciscono la necessità della sovranità alimentare. Modelli in grado di garantirci un progresso che intreccia indissolubilmente il benessere umano, con quello animale, con gli ecosistemi".
Alla conferenza finale ha partecipato il ministro all'Agricoltura Francesco Lollobrigida, fresco di G7.
"Qui a Terra Madre la suggestione del nome racchiude il senso più profondo della manifestazione. Anche nelle epoche antiche la divinità principale era associata al valore della terra e alla sua protezione. Abbiamo lingue diverse, storie diverse, religioni diverse. Una cosa però unisce da sempre il pianeta: viviamo di pesca e di agricoltura. Senza di esse non può sopravvivere nessun popolo e noi immaginiamo che questa debba essere una costante che durerà anche nei prossimi secoli. Tracciare la rotta corretta è la strada che dobbiamo intraprendere. Sviluppare la sicurezza alimentare, dare buon cibo a tutti è la nostra priorità. Enrico Mattei diceva 'non voglio vivere da ricco in un paese povero', io non voglio, e so di avere sintonia in questo con tanti tra i presenti, vivere in una civiltà che pretende di essere ricca, in un mondo che è fatto di poveri".
"Il cibo, come la musica e lo sport - ha dichiarato Il sindaco della Città di Torino Stefano Lo Russo - rappresenta un linguaggio universale in grado di unire le persone e questo appuntamento rappresenta da vent’anni una importantissima occasione di conoscenza e di riflessione su come questo debba essere buono ma anche sostenibile ed etico. La scelta della location di Parco Dora, che accoglie la manifestazione per la seconda volta, si conferma riuscita, non soltanto perché si tratta di una cornice adatta ad ospitare grandi eventi ma anche perché questo luogo, uno dei simboli della rigenerazione urbana e della contaminazione tra culture diverse, è sicuramente in linea con il messaggio che Terra Madre si propone di trasmettere".
Successo anche per l'Area Piemonte con oltre 4.000 i visitatori presenti agli appuntamenti e alle degustazioni organizzate nel calendario coordinato dalla Direzione Agricoltura e cibo della Regione Piemonte in collaborazione con Visit Piemonte. Durante la manifestazione, gli eventi proposti dalla Regione sono stati 41 e hanno visto protagonisti oltre 60 prodotti Dop, Igp, Sqn e Pat, abbinati a circa 20 vini doc e docg, oltre al Brachetto d’Acqui, “Vitigno dell’anno 2024” per la Regione Piemonte e 4 birre artigianali del Consorzio BOP (Birra Origine Piemonte).
A chiudere la 5 giorni torinese in Area Piemonte questa mattina il passaggio nello stand regionale del Ministro Francesco Lollobrigida accolto dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, e dall’Assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca e Parchi, Paolo Bongioanni. Erano presenti anche il Vicepresidente Elena Chiorino e l’Assessore alle Politiche sociali Maurizio Marrone.
"Si chiude una settimana che ha visto il cibo e il nostro patrimonio agroalimentare al centro del dibattito pubblico. Le parole chiave che hanno accompagnato il G7 di Siracusa sono le stesse di Terra Madre: dobbiamo offrire un prodotto buono, sano, giusto. Nessuno nella filiera di produzione dovrà essere stato sfruttato nella dignità. L’evento Terra Madre Salone del Gusto si è confermato essere il più importante appuntamento internazionale dedicato al mondo del cibo e, ancora una volta, ha acceso i riflettori sulla migliore produzione agroalimentare del mondo - sottolineano Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte e Paolo Bongioanni, Assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca e Parchi -. Siamo orgogliosi di continuare a ospitare questo straordinario appuntamento che ha visto ancora una volta protagonista il nostro territorio con i suoi tanti prodotti di eccellenza enogastronomica. La manifestazione internazionale dedicata al cibo buono, pulito e giusto per tutte e tutti e alle politiche alimentari è stata anche occasione per riflettere sulle numerose opportunità professionali del comparto, tra i fondamentali della nostra regione, avendo un’attenzione particolare a soluzioni e iniziative pubbliche mirate a rispondere alle problematiche attuali e con l’intento di valorizzare chi opera nel settore agroalimentare".
Tre i filoni che hanno guidato il programma: la scoperta dei prodotti di qualità certificata, il territorio visto attraverso le Agenzie turistiche locali (ATL) e i Distretti del cibo e gli incontri rivolti soprattutto agli addetti ai lavori. A fare da filo conduttore, l’eccellenza locale, l’importanza di incentivare la filiera corta per permettere ai consumatori di ottenere cibo accessibile e di qualità garantita, i programmi a sostegno dell’agricoltura biologica e le politiche regionali per lo Sviluppo Rurale 2023-2027 a favore delle aziende e di tutto il settore agroalimentare.
Nei 400 mq dello spazio dedicato alle eccellenze piemontesi, sono inoltre state proposte degustazioni di carne bovina piemontese a cura dei Consorzi Coalvi, "La Granda" e Carni Piemonte, e assaggi guidati nelle aree gestite dall’Associazione dell’Organizzazione dei Produttori Ortofrutticoli del Piemonte e dai rappresentanti del progetto europeo LOST, dedicato alla sostenibilità e promozione.
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