Spariti. Sciolti come neve al sole. Un primo tempo semi dominato (2-0) e, poi, al primo gol ospite, il lento e inesorabile declino che nel terzo tempo si è tramutato in neve giallonera sciolta al sole. Parti in quarta, schiacciando gli avversari (1-0 dopo un minuto, raddoppio all'8'), e poi il tracollo: dopo una sberla al 35' (Talamini come una lama nel burro in diagonale), arriva la seconda a inizio terzo periodo, poi la terza e la quarta in poco più di un minuto a un quarto d'ora dalla fine con i Mastini che danno l'idea di avere la luce spenta e non poterne più, sulle gambe come se ieri avessero corso la Maratona di New York. La zampata di Franchini a 1'21" dalla fine e l'assalto finale con il tiro e l'urlo del possibile overtime che restano strozzati in gola sulla sirena non cancellano lo sventolio di sciarpe e bandiere giallonere al giro di pista finale della squadra.
Finisce 4-3 per gli ospiti, che nella griglia dei colleghi erano quotati al decimo posto su tredici squadre. Possiamo essere controcorrente anche oggi? Non potevamo sperare di meglio: scoprire la verità, almeno caratteriale, dei Mastini nel derby di Como di mercoledì prossimo dopo una sconfitta raggelante, inspiegabile a noi umani (dovrà essere il coach a farlo, solo lui può sapere perché il Varese è scomparso da metà partita), è una fortuna. Non sappiamo dirvi di più perché non conosciamo il carattere e il peso in giallonero dei nuovi stranieri, attendiamo la prima linea a una prova da prima linea (Kuronen-Marcello Borghi-Ghiglione non hanno mai giocato assieme ed evidentemente servirà tempo), e i molti giocatori arrivati quest'estate alla prova di carattere. Se dobbiamo confessarvi una cosa che ci fa paura, lo facciamo senza problemi e la racchiudiamo in una parola: difesa. Là dietro, anche nelle giornate storte eravamo abituati ad arrabattarci e a salvarci in qualche modo almeno con malizia, stavolta nulla, il Dobbiaco sembrava una marea montante e Perla un omino abbandonato a se stesso senza alcuna protezione. Questo, e solo questo, è ciò che fa paura.
«Se perdiamo la prima, poi si sa cosa succede»: è l'unica cosa bella della serata e ce la dice Emanuele Monti per provare a consolarci a fine gara mentre guardiamo nel vuoto, attoniti dopo che al Varese è accaduto quello che nessuno s'aspettava e dopo che era partito in quarta, dominando in modo totale e assoluto. A noi può essere sembrato un crollo fisico, ma abbiamo pochi elementi per giudicare, né vogliamo farlo a questo punto. Nonostante il solito rendimento da stagione passata in superiorità numerica (1 gol su 8 power play), l'assenza di Raimondi - che pur conterà qualcosa - e la prima partita casalinga in maglia bianca che sapete tutti cosa ci ricorda.
Restiamo in attesa di risposte, senza riempirci la bocca di giudizi affrettati e risposte che non conosciamo. Per ora, e speriamo per poco.
Nel primo tempo fa quasi rabbia, o consolazione, l'avvio fulminante giallonero con una grande discesa di Vanetti che dà un disco perfetto a Piroso, insaccato di potenza al volo per l'1-0, poi è ancora il capitano a smazzare un assiste favoloso a Ghiglione che spacca la rete in superiorità. C'è anche una prima, grande parata di Rocco Perla nel momento in cui il Varese molla un po' la presa.
Ripresa già in chiaroscuro, più scuro che chiaro, con il Varese che gioca con troppa leggerezza e ne sono specchio due azioni (Franchini-Schina-Piroso) e (Perino-Michael Mazzacane), pur bellissime, ma concluse cercando sempre un compagno in più libero piuttosto che tirando ferocemente in porta per segnare. C'è sempre un tocco di più davanti alla porta e, così, complice anche il basso ritmo (i Mastini danno il meglio in velocità) arriva il 2-1 ospite, anche meritato, su un tiro di Talamini - che fa colpevolmente tutto da solo entrando come il burro - a 5 minuti dal secondo intervallo che colpisce prima il palo e, poi, la traversa interna e, quindi, l'area di porta.
Poi si spegne la luce, la gambe si bloccano, la testa vola via: a Como, speriamo. Forza Mastini.
Varese-Dobbiaco 3-4 (2-0, 0-1, 1-3)
Reti: 1'02" Piroso (Vanetti, Makinen) 1-0, 8'02" Ghiglione (Vanetti, Tilaro) in sup. 2-0; 34'51" Talamini 2-1; 41'38" Bäckström (Rizzo, Obexer) in sup. 2-2, 46'29" Obexer (Bäckström) 2-3, 47'45" Talamini (Tauber, Rizzo) 2-4, 58'39" Franchini (Ghiglione) 3-4
Varese: Perla (F. Matonti); Schina, Crivellari; Makinen, Fanelli; Matonti, E. Mazzacane; Ghiglione, Kuronen, M. Borghi; Piroso, Vanetti, Franchini; Perino, M. Mazzacane, Tilaro; Allevato, P. Borghi, Fornasetti. All. Glavic.
Dobbiaco: Burzacca (Pompanin); Klettenhammer, Wieser; Pastorello, Obexer; Plankesteiner, Profunser; De Luca, Talamini, Covelli; Rizzo, Backstrom, Tauber; Egarter, Pompanin, Pais; Vecellio, Constantini. All. Flinck.
Arbitri: Bassani-Boverio (Alberti-Brenna)
Note - Penalità Va 8', Do 18'. Tiri Va 38, Do 25. Spettatori: 832.
IHL, prima giornata di campionato - Sabato 21 settembre
In aggiornamento: Varese-Dobbiaco 3-4, Pergine-Como 14-2, Feltre-Fiemme 4-0 (in corso), Caldaro-Alleghe 3-0 (in corso), Aosta-Appiano 1-2 (in corso), Valpellice-Fassa 2-3 (in corso)
Seconda giornata
Mercoledì 25, ore 20.30: Como-Varese
Giovedì 26, ore 20: Fassa-Fiemme, Aosta-Valpellice, Bressanone-Pergine, Dobbiaco-Caldaro, Fiemme-Appiano (20.30)
Terza giornata - Sabato 28
Ore 18.30: Varese-Fassa. 18.45: Pergine-Alleghe. 19.30: Feltre-Aosta, Caldaro-Fiemme, Appiano-Dobbiaco. 20.30: Valpellice-Bressanone
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