Si cerca con insistenza il custode dell'area verde nei pressi della strada comunale del Villaretto, oggi trasformata in un'ampia discarica abusiva con rifiuti di ogni genere: pneumatici, materassi, barattoli di vernice, vernici, sacchi di immondizia e macerie.
Una storia iniziata alla fine del 2009
La zona sarebbe in comproprietà tra comune di Torino e Anas, con il gruppo che si occupa di autostrade che però ha dato la sua parte in concessione a una società privata, per la durata di dieci anni, a partire dalla fine del 2009. Risultato: ad oggi la società 'concessionaria' risulta fallita e in stato di decadenza dal 2015. Come se non bastasse, il contenzioso che ne è nato è stato definito "perento" da una sentenza del Tar del settembre 2022.
Zaccaro: "Anche questa è Torino"
Nonostante la sentenza, l'area non è mai stata formalmente restituita ed i proprietari non si riescono a trovare. Un bel problema, mentre il degrado resta sovrano ogni giorno di più. "La discarica di Villaretto è un problema che sussiste da svariati anni. Essendo area della città di Torino, meriterebbe lo stesso rispetto del centro", ha attaccato la coordinatrice all'Ambiente della Circoscrizione 6 Giulia Zaccaro.
"L'area aveva un cancello, messo per chiudere l'area, che ora è sparito. Senza voler generalizzare bisogna ammettere che, nei pressi di quella zona, ci sono molte persone di etnia rom. Sembra essere stata comunque una discarica organizzata, l'ingresso era ben coperto e nascosto dalla vegetazione", ha proseguito Zaccaro.
Il Comune vicino a tornare in possesso dell'aula
Ma la vicenda sembra essere vicina al capitolo finale: il Comune ha avanzato diffide per la rimozione di rifiuti alla società, ma non essendo andate a buon fine, nei prossimi giorni verrà emessa una notifica di ordinanza per la rimozione dei rifiuti. Se nessuno interverrà, si contemplerà il reato, consentendo all'Amministrazione di riappropriarsi dell'area.
"Con l'aiuto degli avvocati il Comune ha continuato a notificare le diffide, ora l'unica strada percorribile è una notifica di ordinanza di rimozione dei rifiuti, che costituirebbe reato, alla residenza dell'unico socio superstite – ha spiegato il responsabile dell'unità operativa Igiene urbana e ciclo rifiuti Marco Ferrero – tutto sarà eseguito nei prossimi giorni, facendo così partire la notizia di reato".
"Anas disponibile a ripulire l'area"
"Inoltre abbiamo anche iniziato a relazionarci con Anas, che si è detta pronta ad impegnarsi a ripulire l'area. Ma le operazioni non saranno eseguibili fino al termine della procedura con la società custode", ha concluso Ferrero. Forse si intravede una luce in fondo al tunnel.
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