Che si torni sempre dove si è stati bene è risaputo. Non solo per gli umani, parrebbe. A tre anni di distanza, e seguendo quella che ormai è diventata una triste consuetudine date le cause determinanti, anche le tartarughe Caretta caretta lo dimostrano tornando a “visitare” le coste di Finale Ligure.
Allora, fu il 2021, fu la spiaggia di Capo San Donato la protagonista di una schiusa di uova del rettile marino. Un evento raro, il primo così a nord in quest'area di Mar Mediterraneo, sintomo di una temperatura dell'acqua sempre più alta, scoperto però solo dopo il ritrovamento di alcuni piccolissimi cadaveri di tartarughine.
Stavolta sono stati i Bagni Boncardo di Finalpia ad accoglierne un esemplare, scoperto quasi casualmente dal custode dello stabilimento la scorsa notte (tra venerdì e sabato) durante un giro di perlustrazione. L'animale si è però immediatamente allontanato, così stamani sono prima stati avvertiti gli uomini della Capitaneria di Porto e quindi gli esperti del gruppo GLIT, il Gruppo Ligure Tartarughe che è deputato alla gestione di questo tipo di evento e di cui fanno parte diverse entità come l'Acquario di Genova, l'Arpal, UniGe, Istituto Zooprofilattico Sperimentale e Menkab. Proprio il gruppo di studiosi ha verificato l'esistenza della tipica depressione sulla sabbia che si forma in corrispondenza del nido all'interno del quale si trovano decine e decine di uova, con possibilità che siano anche un centinaio.
L'area è stata recintata e sarà presidiata, in attesa dell'evento di schiusa che dovrebbe avvenire intorno alla metà di settembre visto il tempo stimato per di 50 giorni per le uova di questo tipo di esemplare.
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