Venti coltellate per uccidere Fabio Limido. E’ quanto emerge dall’esame autoptico svolto nella giornata di oggi sul corpo del 71enne assassinato lunedì scorso in via Menotti dall’ex cognato Marco Manfrinati. Uno dei fendenti, sferrato alla base del collo, è risultato fatale.
L’autopsia, iniziata questa mattina e durata oltre nove ore, conferma quindi non solo le evidenti cause del decesso ma anche la violenza con cui Manfrinati si è accanito sull’uomo, intervenuto per difendere la figlia Lavinia, a sua volta accoltellata al volto dall'ex avvocato di Busto Arsizio.
L’esame radiologico svolto sul cadavere di Limido non avrebbe invece rivelato traumi compatibili con un investimento da parte dell’auto del quarantenne, eventualità emersa durante l’interrogatorio di alcuni testimoni.
Nella mattinata di oggi, intanto, Varese si è stretta intorno alla famiglia Limido e in particolare alla moglie di Fabio, Marta Criscuolo, con un toccante corteo partito da piazza Montegrappa e terminato in piazza San Vittore, dove oltre trecento persone hanno a lungo scandito la frase “Forza Lavinia, forza Lavinia” (leggi QUI la cronaca e guarda il video).
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