Una stazione ferroviaria per raccontare un evento dedicato alle automobili. Il Salone Auto Torino ha scelto Porta Susa per presentare la tre giorni che a settembre (dal 13 al 15) trasformerà i bolidi in spettacolo. Incontri, sfilate, percorsi ed esposizioni per tutti i gusti.
Si partirà dalle carrozze alle auto più moderne e sostenibili. "Un nuovo formato aperto a tutta Torino, gratuita e nelle piazze e negli spazi più belli - spiega Andrea Levy, patron della manifestazione - e in particolare vogliamo anche cercare una interconnessione con le altre modalità di trasporto, verso la sostenibilità. Noi ci poniamo come neutrali verso le tecnologie".
"Chiudiamo i conti con il passato"
"Avere di nuovo il Salone a Torino vuol chiudere i conti con un passato dopo aver sbattuto la porta troppo frettolosamente - commenta l'assessore comunale ai grandi eventi, Mimmo Carretta - perché l'auto è storia, ma anche sviluppo e lavoro. Saranno tanti gli eventi di settembre, partiremo subito col botto".
E il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, aggiunge: "Vogliamo continuare a essere come da centinaia di anni la città dell'auto, con straordinaria capacità di ricerca e innovazione. Torino è una città che se fa sistema è in grado di essere competitiva nel mondo e possiamo creare eventi che generano sviluppo, ma anche fiducia verso il futuro".
Numeri, saper fare e turismo industriale
"Siamo ancora il territorio con il maggior numero di imprese dell'indotto auto (34% del totale nazionale, per 19 miliardi di fatturato e 58mila addetti) - dice Nicola Scarlatelli, vicepresidente della Camera di commercio di Torino e presidente di CNA Torino - perché qui rimane un grande saper fare. Ma questo evento abbina alla storia della manifattura anche un turismo legato all'industria".
"C'è bisogno di saper informare il pubblico - dice ancora Levy - perché c'è ancora tanta confusione, tra le varie tecnologie. Tra quello che si può e non si può fare".
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