La Fondazione AI4Industry è realtà. Il tanto atteso (e annunciato) Centro italiano di ricerca per l’intelligenza artificiale - dedicato ai settori di automotive e aerospazio - si avvicina finalmente di buon passo. E la conferma è arrivata questo pomeriggio, alla presenza di tante autorità locali e dei Ministri dell'Università Anna Maria Bernini, dell'industria Adolfo Urso e dell'Economia Giancarlo Giorgetti, ma anche i rappresentanti dell’università e della ricerca, delle imprese e del made in Italy e dell’economia e delle finanze. Con loro anche il presidente designato della Fondazione, l'economista Fabio Pammolli.
Un cammino iniziato dall'era Appendino
"Per noi è un obiettivo che le istituzioni del territorio hanno raggiunto tutte insieme, già quando era sindaca Chiara Appendino - commenta il governatore del Piemonte, Alberto Cirio -. Il Covid ha in qualche modo rallentato questo cammino, senza mai fermarlo e l'intuizione fu di don Luca Peyron".
Alla presenza dei tre ministri fondatori il progetto prende corpo e avrà la sua sede, almeno nella sua fase iniziale, al Grattacielo della Regione. "Non potrebbe esserci casa migliore per l'intelligenza artificiale. Proprio a Ivrea l'informatica ha mosso i primi passi e l'automotive è l'aerospazio sono elementi fondamentali dell'economia. Ma l'intelligenza artificiale deve camminare di pari passo con l'intelligenza naturale".
Auto e spazio sono solo l'inizio
"Automotive e aerospazio devono essere un inizio, secondo me. Ma l'obiettivo che abbiamo deve essere ambizioso - aggiunge il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo - visto che abbiamo un tessuto industriale ancora più vasto. Sull'AI si muovono interessi economici molto superiori, ma questo territorio ha le caratteristiche per esserne protagonista. Sono semi che possono far germogliare ancora di più il territorio di Torino".
Potenzialità enormi in una nuova rivoluzione industriale
"Ci sono potenzialità enormi da esplorare, con intere strumentazioni o fabbriche virtuali - dice il neo presidente Pammolli -, ma si possono simulare anche processi e meccanismi di altra natura. In otto anni la progressione è stata di un milione di volte. Una nuova rivoluzione industriale". "Questa piattaforma - ha proseguito - rappresenta l'Italia e deve sapersi rapportare con i biglietti player del mondo, magari attirando qui investitori. È possibile che con le competenze che sapremo sviluppare potremo andare oltre auto e aerospazio".
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