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Sport | 16 marzo 2024, 21:31

FOTO. Tilaro come il Pastore Tedesco. Una difesa d'acciaio svuota il serbatoio all'Appiano: Mastini sull'1-0 in semifinale

Il colpo del 2-1 del "killer" giallonero con sombrero, dopo il pari di capitan Vanetti, ricorda le movenze del fenomenale attaccante canadese. Il folle pressing altoatesino viene smontato da una retroguardia insuperabile e nel terzo tempo il Varese allunga con Piroso e Majul: 4-1. Martedì gara 2 sarà un'altra storia. Le foto di Alessandro Umberto Galbiati e i video del finale

FOTO. Tilaro come il Pastore Tedesco. Una difesa d'acciaio svuota il serbatoio all'Appiano: Mastini sull'1-0 in semifinale

Nelle braccia alzate con la stecca al cielo di Hector Majul per il gol più facile a porta vuota del 4-1 che consegna la prima semifinale ai Mastini noi leggiamo il futuro e vediamo arrivare i gol più belli e difficili per questo messicano difficile da "leggere" che dà l'impressione di tenersi ancora strozzato in gola l'urlo della vittoria. Una vittoria che, per lui, non è data dal numero di reti segnate ma dall'essere un pezzo sempre più importante di questa squadra. Eppure noi sappiamo che quelle braccia al cielo andranno a prendersi qualcos'altro, quando sarà il momento giusto. 

Intanto, sono le braccia di Gianluca Tilaro a fondersi con quelle della folla che in delirio che si sporge dalle tribuna e dalla curva acclamandolo per il gol più bello visto in questo campionato insieme a quello di Schina, quando partì sotto la Nord e arrivò sotto al bar. Un gol con sombrero che fa scavalrare al disco anche l'ottimo portiere ospite Reinalter per finire in rete (2-1) dopo che il killer giallonero era piombato come un missile davanti alla porta, un gol del «giocatore in più» di questi playoff, quelli in stato di grazia a cui riesce tutto, che ha ricordato a Max Airoldi di Radio Village un altro sombrero di un altro giocatore che, qui, è divinamente ricordato come il Pastore Tedesco. Tilly, dunque, come Tedesco, stessa T che si trasforma in un pugnale, in un proiettile, in un colpo secco che cambia l'inerzia di una bella gara con l'Appiano, per due tempi, ha pattinato a velocità folle, forse troppo, andando a pressare i Mastini all'altezza di Perla anche nelle situazioni di inferiorità numerica, pagando alla distanza, nel terzo tempo, l'esperienza, la tattica perfetta e, diciamolo, l'impenetrabile difesa giallonera. 

Nasce là dietro, a nostro avviso, il punto dell'1-0 nella serie con le linee di difesa, che hanno ritrovato Schina, confermato un superbo Raimondi, l'uomo gomma capace di allungarsi ovunque, il Mister Fantastic giallonero, un Bertin implacabile, un Naslund insuperabile, un Vignoli giusto e preciso, un Pietro Borghi fatto di puro coraggio e un Massimo Cordiano che, per essenzialità, senso della posizione e dell'intervento giusto al momento giusto, è davvero l'acquisto in più delle ultime gare. 

È questa macchina praticamente insuperabile ad aver azionato il Varese capace di allungare nell'ultimo periodo sul 3-1 con Piroso che si porta il disco dentro la linea di porta dopo essere partito da fuori e, soprattutto, di arrivare più fresco e pimpante in fondo anche grazie alla scelta vincente di dare molto spazio, meritatissimo, alla terza linea. 

La Rosamunda parte a pochi minuti dalla fine, nel momento di massima sofferenza per una penalità inesistente fischiata contro Marcello Borghi per comportamento antisportivo, con il Varese in 4 a difendere il 3-1 e poi ad arrotondarlo. E quando parte la Rosamunda, sappiamo tutti quest'anno come finisce.

Martedì ad Appiano sarà tutta un'altra storia, anche perché il Varese probabilmente potrebbe fare a meno di alcune pedine ma, chissà, magari la marcia in più in quel caso arriverà dall'attacco (stasera non si contano le occasioni a tu per tu con il portiere bolzanino) e sarà la serata di Pietroniro, Majul e del power play...

Secondo tempo giocato come se fosse un'overtime, senza tirare il fiato, soprattutto da parte ospite, con un Appiano micidiale a pressare a tutta pista, anche in 4 contro 5, i giocatori di casa. La differenza, dopo tre occasioni pulitissime (Pietroniro, Majul, Tilaro) per i Mastini davanti alla gabbia altoatesina, il gol alla Tedesco del killer Tilaro, che si lancia come un missile nel terzo e infila il portiere Reinalter con un sombrero, facendo venire giù tutto. C'è da segnalare il record mondiale di penalità per ostruzione di questi playoff: quando brilla qualcosa che possa sembrare un'oasi nel deserto, gli arbitri urlano "ostruzione!".

Primo tempo segnato all'ultimo minuto dalla paura per Tilaro (botta al ginocchio), che resta sul ghiaccio per alcuni minuti dopo una carica alla balaustra di Hannes Oberrauch (il 98 ospite protesta pure, invece di andare in panca puniti a testa bassa) e da una morale: l'Appiano, privo di Tombolato e Piechenstein, arriva davanti a Perla tre volte, nella prima segna con Maekinen in superiorità, nella seconda trova un miracoloso portierone giallonero a impedire il raddoppio e nella terza manda sul palo il rigore dello stesso finlandese autore del vantaggio. I Mastini tirano di più, hanno più occasioni ma realizzano solo un gol, il pari con fucilata di capitan Vanetti su rimbalzo dopo grande azione di Marcello Borghi e, soprattutto, a differenza degli altoatesini, accusano la solita sterilità in power play (0/2). Uomo in più e finlandesi, fin qui, fanno traballare la squadra di Czarnecki.

Restano da segnalare il 6-0 del Caldaro a Pergine oltre alla scelta del Merano di restare in Alps. Cose che in questo momento non ci riguardano e, sotto il peso di questa notte di gioia, paiono puntini invisibili.

Varese-Appiano 4-1 (1-1, 1-0, 2-0)
Reti: 4’49” Maekinen (Graf, Chizzali) in superiorità 0-1, 13’51” Vanetti (Marcello Borghi, Piroso) 1-1; 36'25" Tilaro (Majul, Naslund) 2-1; 55’ Piroso (Marcello Borghi, Bertin) 3-1; 59’41” Majul (Pietroniro, Tilaro) a porta vuota 4-1
Varese: Perla (Marinelli); Schina, Naslund, Piroso, Vanetti, Marcello Borghi; Raimondi, Bertin, Pietroniro, Majul, Tilaro; Vignoli, Massimo Cordiano, Tommaso Cordiano, Michael Mazzacane, Pietro Borghi; Erik Mazzacane, Crivellari, Perino. Coach: Niklas Czarnecki
Appiano: Reinalter (Paller); Maekinen, Frick, Rottensteiner, Graf, Raisanen; Radin, Hannes Oberrauch, Critelli, Pardatscher, Erlacher; Unterrainer, Spitaler, Chizzali, Matthias Oberrauch, Engl; Galimberti, Amici. Coach: Niko Marttila
Arbitri: Andrea Moschen, Simone Soraperra (Thomas Formaioni, Fabio Zen)
Note - Tiri Va 27, Ap 32. Penalità Va 10', Ap 16'. Spettatori: 743

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Semifinali (al meglio delle 5 gare) - Gara 1
Varese-Appiano 4-1
Pergine-Caldaro 0-6

Gara 2 martedì 19 marzo
Appiano-Varese (20)
Caldaro-Pergine (20.30)

Gara 3 giovedì 21 marzo
Varese-Appiano (20.30)
Pergine-Caldaro (20.30)

Eventuale gara 4 sabato 23 

Eventuale gara 5 martedì 26




Andrea Confalonieri

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