(Gabriele Lavagno da LuinoNotizie.it) Pena massima, come richiesto dalla pubblica accusa. Sergio Domenichini è stato condannato all’ergastolo. Per la Corte d’assise del tribunale di Varese è lui l’assassino di Carmela Fabozzi, la 73enne uccisa il 22 luglio 2022 nella sua casa di via Sanvito a Malnate. La sentenza è arrivata nella tarda mattinata di oggi, mercoledì 28 febbraio, dopo mezz’ora di camera di consiglio.
Un omicidio commesso a scopo di rapina e per motivi futili. Al 67enne, in carcere dall’estate di due anni fa, servivano i soldi per partire per le vacanze al mare. Per questo – è la tesi accusatoria – si presentò a casa della pensionata, a cui offriva saltuariamente dei passaggi in auto, la colpì nove volte alla testa con un pesante vaso di vetro, trovato nell’abitazione, e poi si allontanò da via Sanvito portando con sé i gioielli della donna, per venderli in un Compro Oro di Varese.
Sue le impronte digitali lasciate nella cavità del vaso che per la Procura di Varese, e per i Ris di Parma che lo hanno analizzato, è l’arma del delitto. Suo il Dna trovato sotto un’unghia della vittima e sue le scarpe che hanno lasciato tracce delle suole insanguinate in vari punti dell’appartamento. Tracce che i carabinieri in camice bianco hanno confrontato con quelle delle calzature sequestrate a Domenichini, risalendo a dettagli, come ad esempio elementi di usura in singoli punti della suola che hanno fornito la perfetta corrispondenza.
Il tribunale ha inoltre disposto i risarcimenti per i familiari di Carmela Fabozzi: 300mila euro per il figlio Angelo Casoli e 80mila euro per la nipote Martina
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