La tragedia di Mohtadi, morto a 17 anni travolto da un tir insieme alla sorella sulla strada per la scuola, ha lasciato il segno. In un botta e risposta continuo da venerdì mattina, le famiglie ora chiedono maggiore sicurezza per tutti i ragazzi che frequentano l’istituto ‘Ruffini-Aicardi’ sistemato all’interno del Mercato dei Fiori per quel maxi progetto dell’amministrazione comunale, intenzionata a trasformare la struttura in un vero e proprio campus.
Questa mattina genitori e alunni si sono dati appuntamento fuori dal Mercato, prima dell’inizio delle lezioni, per una manifestazione nel nome della sicurezza. Il corteo si è poi snodato verso la bretella dove Mohtadi e Manar sono stati travolti venerdì mattina. Mohtadi è morto poche ore dopo, Manar ricoverata in condizioni gravissime.
Nessuno dell’amministrazione ha partecipato alla manifestazione, mentre il Comune è corso ai ripari affidando a un servizio di steward la vigilanza nelle ore più delicate di ingresso e uscita dall’istituto.
Intanto arrivano buone notizie dall’ospedale ‘Santa Corona’ di Pietra Ligure. La 15enne Manar non è più in pericolo di vita, il lungo intervento chirurgico che l’ha visto finire sotto i ferri per 12 ore ha avuto gli effetti desiderati, muove le gambe e non rischia di rimanere paralizzata. La prognosi non è più riservata.
Intanto è stato convalidato l’arresto di Vasile Teleptean, il camionista 56enne alla guida del tir che venerdì mattina ha investito Mohtadi e Manar nella piccola bretella che porta da via Frantoi e Canai all’Aurelia. Se da un lato è vero che la piccola strada è interdetta ai pedoni, è altrettanto vero che c’è un cartello che indica il divieto al transito di veicoli di lunghezza superiore ai 10 metri, e quel tir era lungo 15. L’uomo, inoltre, dopo aver investito i due studenti si è allontanato alla guida del proprio camion. Ha poi riferito di non essersi accorto di quanto accaduto.
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