È slittata al primo marzo prossimo la decisione del gup del tribunale di Genova Angela Nutini sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla pubblica accusa nei confronti di Annalucia Cecere, l’insegnante residente a Mellana di Boves accusata di essere l’autrice dell’omicidio della giovane Nada Cella occorso 28 anni fa a Chiavari presso lo studio del commercialista Marco Soracco per cui la vittima lavorava come segretaria.
Quel giorno, il giudice ascolterà le repliche del pubblico ministero Gabriella Dotto, che aveva esercitato l’azione penale nell’udienza del dicembre scorso, e quelle degli avvocati difensori. Poi la decisione. Seduta sui banchi degli imputati, però, non c’è solo Annaluicia Cecere. Con lei ci sono anche il commercialista Marco Soracco e la madre Marisa Bacchioni. I due sono infatti accusati aver dichiarato il falso in interrogatorio e di favoreggiamento. Secondo l’ipotesi di accusa, madre e figlio avrebbero sempre saputo che dietro alla morte di Nada ci sarebbe stato il nome di Annalucia Cecere.
Venerdì primo marzo il giudice, dunque, dovrà decidere se i tre dovranno affrontare un processo oppure se pronunciare un “non luogo a procedere”.
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