Il Nazionale

Cronaca | 31 gennaio 2024, 10:50

Askatasuna, parlano gli occupanti: "Bene comune? Noi lo diciamo da 27 anni. Ok al percorso con Palazzo Civico"

Dopo le polemiche dei giorni scorsi, una nota ufficiale arriva da chi vive dentro il centro sociale: "Da sempre vogliamo aprire spazi al quartiere per i bisogni collettivi. Ora si faccia la coprogettazione in tempi brevi". Stop alla programmazione per i lavori necessari

Askatasuna, parlano gli occupanti: "Bene comune? Noi lo diciamo da 27 anni. Ok al percorso con Palazzo Civico"

"Bene la decisione del Comune, ma lo dicevamo da tempo". Dopo opposizione e maggioranza, mancava solo la voce di chi vive il centro sociale dall'interno, sul dibattito Askatasuna-Bene Comune. E sono bastate poche ore di attesa per conoscere la posizione di chi occupa gli spazi di corso Regina Margherita 47 sulla delibera della giunta Lo Russo, che ieri ha di fatto avviato un percorso di co-progettazione per aprire il centro sociale alla cittadinanza.

A un passo dallo sgombero

Negli ultimi tempi la tensione intorno ad Askatasuna è salita in maniera evidente. Come gli stessi occupanti ribadiscono: "La Procura di Torino, la Questura e il Governo hanno costruito le condizioni e il terreno per arrivare ad un possibile sgombero, puntando alla cancellazione della possibilità stessa di organizzarsi collettivamente. Il percorso che abbiamo intrapreso, insieme ad un nutrito gruppo di cittadini e cittadine solidali della nostra città, rappresenta la possibilità che abbiamo scelto. Vogliamo dare priorità a questa, impedendo l’eliminazione dell’esperienza del centro sociale e di tutte le attività che questo costruisce quotidianamente per il quartiere e le persone, molte, che lo attraversano".

Ok al percorso condiviso con il Comune

Ma la svolta, in questa nota ufficiale, è il semaforo verde verso la direzione indicata da Palazzo Civico. "Vediamo positivamente la scelta del Comune di Torino di iniziare un percorso di coprogettazione che permetta di continuare, e aprire ancor di più, lo spazio di Corso Regina Margherita 47" . Insieme a chi ha deciso di accompagnarci in questo percorso faremo in modo di effettuare i lavori propedeutici alla realizzazione della delibera comunale. Svolgere attività e iniziative in un contesto di sicurezza collettiva è da sempre stata una nostra prerogativa, nonostante i tentativi della Procura e della Questura di chiudere lo spazio con scuse ridicole".

Stop alla programmazione, ma fare in fretta

Quel che chiedono gli occupanti, però, è che si faccia in fretta. "Ci auguriamo che la coprogettazione e i lavori necessari avvengano nei tempi dettati dal “buon senso” proprio perché vogliamo che le attività che abitualmente si svolgono al piano terra e nel giardino possano riprendere il prima possibile. Per questo sospenderemo la programmazione delle serate musicali e culturali, con la promessa di farne un orizzonte reale. Temporaneamente faremo in modo che queste iniziative possano vivere nelle strade della nostra città e del quartiere. Sicuramente continueremo a partecipare alle numerose lotte e percorsi che da anni portiamo avanti in città.

"Nessuna frattura"

Respinti al mittente, infine, i dubbi su possibili fratture all'interno del gruppo Askatasuna. "A chi sui giornali si indigna e cerca di vedere gossip e spaccature interne, rispondiamo che per noi “si parte e si torna insieme” e che organizzarsi collettivamente è quanto di più lontano da quel che loro sono abituati a pensare appannaggio della “politica”. Noi ci sentiamo parte di un sogno collettivo che va ben al di là delle mura degli spazi che viviamo".

Massimiliano Sciullo

Commenti