Non ha perso tempo Sergio Ebarnabo, imprenditore e politico della destra astigiana a rispondere per le rime alle critiche feroci arrivate da Partito Democratico e dai consiglieri in Consiglio comunale di Uniti si può e Ambiente Asti.
Al centro dello "scontro" la candidatura al Consiglio regionale di Ebarnabo senza che siano state rassegnate le dimissioni dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti.
Come recita lo stesso Statuto della Fondazione(Art.8 comma 5) "Possono essere nominati componenti gli Organi della Fondazione solo coloro che abbiano sottoscritto una dichiarazione di impegno a non candidarsi per incarichi politico-amministrativi durante l’esercizio della carica. La candidatura per incarichi politico-amministrativi porta alla decadenza".
Ebarnabo ricopre dal 2016 il ruolo di vicepresidente del Consiglio di indirizzo della Fondazione.
Replica Ebarnabo: "Vi ringrazio per l'interesse dimostrato - ironizza - ma non entro in polemiche sterili specie se agitate da accanimento politico di parte. Scrivo semplicemente che la Fondazione Cr Asti è un soggetto 'privato'. I colleghi consiglieri sono informati del mio imminente impegno elettorale e così il presidente Mario Sacco che, se richiesto, è la persona deputata a informare sulle mie scelte già programmate e in itinere".
Ebarnabo quindi ha rassegnato le sue dimissioni, anche se non ancora in modo ufficiale.
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