La raccolta firme per risolvere i problemi di rifiuti di San Donato è arrivata in Comune. Trecento e tre cittadini residenti hanno firmato la petizione per chiedere alle istituzioni di riorganizzare la modalità di raccolta rifiuti della parte bassa del quartiere (cioè quella Nord) che non riesce a trovare soluzione. Dal 2021, infatti, nella zona sono presenti ecoisole, ovvero cassonetti utilizzabili solo dai residenti con l'utilizzo di una tessera, che finiscono per essere inondate di rifiuti che finiscono alla base delle campane e per strada.
I firmatari hanno chiesto l'incremento dei passaggi da parte di Amiat, la razionalizzazione degli interventi per rimuovere i rifiuti abbandonati in strada e ogni intervento necessario a risolvere un problema ormai strutturale. La petizione è stata discussa in Commissione ambiente alla presenza della prima firmataria, dell'assessora all'ambiente Chiara Foglietta e dei tecnici Amiat.
"In Basso San Donato - ha spiegato la prima firmataria della petizione Laura Zoccali - abbiamo riscontrato l'aumento dei rifiuti per strada in seguito all'introduzione della raccolta tramite eco-isole. Riconosciamo gli sforzi da parte di Amiat, ogni volta che abbiamo inviato segnalazioni il problema è stato risolto ma c'è un problema strutturale. Nel 2021 abbiamo iniziato a notare come molte persone non fossero registrate e, senza tessera, abbandonavano i rifiuti per strada. Abbiamo situazioni dove non si riesce a passare sui marciapiedi dai rifiuti presenti. La situazione ottimale si è raggiunta quando insieme al mezzo che solleva le campane si è affiancato un secondo mezzo che effettuava il lavaggio e la pulizia dei cassonetti. Ci auspichiamo che questo tipo di passaggi venga effettuato più spesso".
"In alcune parti della città questo modello funziona senza problemi - ha risposto Amiat - mentre in altre parti della città, tramite le segnalazioni, ci siamo resi conto che non funziona e abbiamo messo in campo iniziative per risolvere. Tra le 150 postazioni di San Donato abbiamo posizionato circa cinquanta contenitori a bocca larga che in parte ha migliorato la situazione. Abbiamo affiancato al servizio di raccolta un servizio di pre-raccolta con quattro motocarri dalle 6 di mattina. Il terzo intervento è l'apertura delle bocche in alcune postazioni. In alcune zona abbiamo anche attivato il servizio di raccolta 7 giorni su 7, quando solitamente la domenica non viene fatta. Ci doteremo di un paio di telecamere mobili in più portando a 4 il numero, e le utilizzeremo con il limite che hanno le telecamere".
"La situazione è nota - ha commentato Foglietta - e la causa è anche della cattiva differenziazione. Ho dubbi riguardo l'utilizzo delle telecamere: una persona che arriva a piedi e conferisce in modo errato nelle eco-isole e non è schedato, non si può risalire a lui. Ho anche molte perplessità sull'apertura delle eco-isole, a quel punto è come tornare alla raccolta stradale che è più economica, ora stiamo tenendo aperte le eco isole ma l'obiettivo è di chiuderle. Non è facile, stiamo affrontando questa criticità con Amiat. La maleducazione regna sovrana ma non solo nella circoscrizione 4, c'è ovunque a prescindere da reddito e condizione sociale".
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