Sabato si è svolta a Torino la conferenza stampa dal titolo emblematico, “Allarme rosso Piemonte", promossa dal Partito Democratico Piemonte.
Commenta in proposito la deputata dem cuneese Chiara Gribaudo in predicato per essere l’ “antiCirio” alla testa di un centrosinistra eventualmente allargato ai 5 Stelle: “Stiamo entrando negli ultimi mesi della giunta Cirio. Cinque anni di fallimenti – dice - sotto tutti i punti di vista: sanità, infrastrutture, lavoro, trasporti, difesa e sviluppo del territorio”.
“A dirlo – afferma la vicepresidente Pd - non è la sinistra, ma i dati. La nostra Regione ha le liste d'attesa tra le più lunghe in Italia e i servizi essenziali di assistenza tra i più bassi. Ha tra le ferrovie peggiori d'Italia, una linea infrastrutturale insufficiente sia su rotaia che su gomma. Vede aperte tantissime crisi aziendali, sulle quali la destra sta facendo poco o niente, a partire dall'automotive. Ed è tra le zone più inquinate d'Europa”.
Insomma, per il Pd sono stati cinque anni di disastri quelli della gestione Cirio.
Già, ma che fa il Partito Democratico del Piemonte con quel che resta del centrosinistra, considerato che il tempo passa e la scadenza elettorale si avvicina senza che si vedano concreti segnali all’orizzonte?
“Da oggi serve aprire un cantiere per restituire dignità ai piemontesi. Entro gennaio – promette Gribaudo - dobbiamo dare un perimetro chiaro dell'alleanza progressista e offrire ai cittadini un'alternativa credibile, forte e vincente alla pessima gestione Cirio”.
Giovedì 4 gennaio ci sarà a Torino l’atteso incontro tra le delegazioni Pd e Movimento 5 Stelle per capire se e in quali termini sarà possibile raggiungere un’intesa elettorale.
Le premesse non sono entusiasmanti, tuttavia c’è ancora chi ci spera, nonostante da entrambe le parti si abbia la consapevolezza che si tratterebbe, in ogni caso, di un mero cartello elettorale.
Non è infatti un mistero che le basi dei rispettivi elettorati guardino con scarsa convinzione ad un matrimonio a cui nessuno crede se non in funzione di argine contro la destra.
Dal clima che si respirerà giovedì si capirà se potrà essere Chiara Gribaudo la candidata presidente contrapporre ad Alberto Cirio.
È comunque probabile che la delegazione pentastellata prenda tempo per consultare il presidente Giuseppe Conte e, soprattutto, l’ex sindaca di Torino Chiara Appendino (che non sarà presente all’incontro), che di Conte è la plenipotenziaria in Piemonte, essendo da poco stata designata vicepresidente.
Chissà se Schlein e Conte lasceranno che a sciogliere i nodi piemontesi siano le rispettive vicepresidenti Gribaudo e Appendino?
Nel Pd la lotta tra le fazioni non accenna a placarsi: resta in campo il vicepresidente del Consiglio regionale Daniele Valle, che non demorde ed è sostenuto da cospicua parte del partito.
Come soluzione di eventuale mediazione sta facendo capolino da qualche settimana il nome del presidente dell’Ordine dei Medici torinesi, Guido Giustetto.
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