Il Nazionale

Cronaca | 12 dicembre 2023, 11:40

Pronto soccorso in tilt, più di tredici ambulanze bloccate a San Martino

I soccorritori: “Impossibile garantire servizi ai cittadini, siamo fermi da ore”

Pronto soccorso in tilt, più di tredici ambulanze bloccate a San Martino

Un’altra giornata nera per i pronto soccorso genovesi: come spesso accade durante le festività nel periodo invernale, il ponte dell’Immacolata ha portato con se un aumento importante di accessi dei pazienti, e non solamente di persone anziane con sintomi influenzali, come la stagione potrebbe far pensare. 

Questa mattina, poco dopo le 11, erano ben tredici le ambulanze bloccate fuori dal pronto soccorso dell’ospedale San Martino di Genova, in coda per poter affidare alle cure del nosocomio i malati trasportati e ritornare operative per nuove emergenze. Il problema principale è quello delle barelle disponibili: se finiscono quelle messe a disposizione degli ospedali, i soccorritori delle pubbliche assistenze sono costretti a rimanere in fila utilizzando quindi le proprie risorse.  

“Non sono più disponibili neanche le sedie a rotelle, i pazienti che stanno arrivando ora vengono fatti accomodare su sedie da ufficio” commenta uno dei tanti volontari che si trova ad attendere fuori da ormai più di un’ora. “Alcuni colleghi di altre pubbliche assistenza sono andati via poco fa, erano qui da prima delle 8 di stamattina, è impossibile così garantire un servizio ai cittadini”.

 

L’attesa dei posti liberi è un problema che si verifica in tutti gli ospedali della città: un grande afflusso di persone al pronto soccorso implica anche un buon numero di pazienti che devono poi essere trasferiti nei vari reparti, creando anche qui code e disagi per i malati e per il personale sanitario. 

Peraltro, la web app Pronto Soccorso Live, pensata per agevolare gli accessi e fornire un quadro chiaro dei tempi di attesa nei vari ospedali, sembra non essere d’aiuto in questi giorni: al momento segnala la situazione del San Martino come ‘poco affollato’, situazione ben diversa stando alle segnalazioni di chi si trova fisicamente nella struttura.  

I disagi si sono creati nonostante la riattivazione dei ‘Flu-point’, ambulatori mobili aperti durante il ponte per limitare gli accessi al pronto soccorso per i casi di influenza. Qui le persone, soprattutto anziane, possono trovare risposte che in giorni feriali verrebbero fornite dal medico di base. Gli accessi gestiti da questi servizi sono stati circa trecentotrenta, a fronte di quasi tremiladuecento pazienti che si sono presentati nei vari pronto soccorso della città. 

Chiara Orsetti

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