Si è avvalso della facoltà di non rispondere A.G., il 57enne di Ventimiglia accusato di violenza sessuale aggravata nei confronti di una 17enne. I fatti si sono consumati alcune sere fa, in una aiuola di corso Genova nella città di confine, dove la giovane era semi svenuta a seguito di una forte sbornia.
L’interrogatorio di garanzia si è svolto questa mattina di fronte al Giudice Massimiliano Botti ed al Pm Maria Paola Marrali, difeso dall'avvocato Ramadan Thairi (anche se ha poi scelto un altro difensore). E’ emerso che il fatto si è consumato nella prima mattinata di mercoledì scorso (tra le 4 e le 5), in corso Genova a Ventimiglia. La 17enne, di origine peruviana ma nata nella città di confine, si è sentita male a causa di una sbornia e si è accasciata al suolo.
Secondo le indagini dei militari dell’Arma, che hanno ricostruito la vicenda grazie alle immagini di una telecamera di sorveglianza di un esercizio di fronte al quale si è consumato lo stupro, la ragazza era insieme ad alcuni amici e, allontanandosi si è accasciata al suolo, ubriaca. Diversi passanti si sono avvicinati ma, come si evince dalle immagini, non le hanno prestato soccorso tranne uno.
E’ poi giunto il 57enne che ha rassicurato l’unico che si era fermato e, sempre secondo quanto appurato dai Carabinieri, ha poi approfittato sessualmente. Arrivati sul posto hanno visto l'uomo che, dopo aver spiegato di essersi avvicinato per soccorrere la ragazza, è andato via come se nulla fosse. Solo dopo aver visionato le immagini della telecamera è emerso lo stupro, poi confermato dalle visite eseguite in ospedale.
L’uomo è un carpentiere , considerato un normale padre di famiglia, è stato arrestato ed ora è in carcere, accusato di violenza sessuale ed anche omissione di soccorso e per non aver chiamato le forze dell’ordine. Lo stesso reato potrebbe essere applicato a chi è stato visto transitare vicino alla ragazza senza fermarsi.
Ora gli inquirenti concluderanno le indagini e chiederanno il rinvio a giudizio per l’uomo.
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