Torino si impegna a fare la differenziata, ma bisogna fissare obiettivi raggiungibili. Altrimenti si rischia di ottenere l'effetto opposto e mortificare gli sforzi.
E' questo l'appello che lancia Paola Bragantini, presidente di Amiat, in occasione del convegno per i 20 anni di Fct holding, la finanziaria del Comune che si occupa delle partecipate. "Torino aumenta di un punto all'anno la sua raccolta differenziata: ora ci attestiamo al 55%, ma l'obiettivo è più alto". "Questo sarà un anno decisivo, perché arriviamo a servire anche il centro urbano e le frazioni. Puntiamo a raggiungere il 65%".
Un traguardo che però non basta: "La legge regionale ci fisserebbe l'82% come obiettivo - dice ancora Bragantini - Ma come si può pensare che una città come Torino, con le sue caratteristiche, possa raggiungere questa quota?". E aggiunge: "Quando parliamo di ambiente bisogna porsi obiettivi realistici, anche ambiziosi, ma non lunari. Altrimenti non si sprona nessuno: un po' di sforzo sì, ma altrimenti si scoraggia il cittadino".
"Torino si sta impegnando tantissimo, con molte risorse investite, ma va premiata e non punita", conclude Bragantini. "Spero che chi di dovere ne tenga conto".
Commenti