Il Nazionale

Cronaca | 06 dicembre 2023, 12:13

La tragedia della Thyssen ferita ancora aperta. La mamma di una vittima: "Nelle mani ancora tante carezze per mio figlio"

Questa mattina si è tenuta al Cimitero Monumentale la commemorazione per l'anniversario della tragedia

La tragedia della Thyssen ferita ancora aperta. La mamma di una vittima: "Nelle mani ancora tante carezze per mio figlio"

Sono trascorsi sedici lunghi anni dalla tragedia della ThyssenKrupp, dove il 6 dicembre 2007 otto operai rimasero coinvolti in un'esplosione che causò la morte di 7 di loro.

Da allora le famiglie delle vittime non si danno pace, addolorate e ancora sconvolte per la perdita dei propri cari. "Sono passati 16 anni da quando non ci sono più i nostri figli – racconta commossa Rosina Platì, mamma di una delle vittime – Tutto questo è figlio di una grande ingiustizia. Ho ancora tante carezze nelle mani da volergli dare, si muore dentro perchè questa tragedia si porta dietro nove orfani che non possono più stare con i propri cari".

Dai racconti emerge una forte rabbia per le sentenze giudiziarie ottenute da poco, in particolare nei confronti dell’amministratore delegato Harald Espenhahn che sta iniziando a scontare la sua pena, di 5 anni di reclusione, in un regime di semi libertà. "L'amministratore delegato ha varcato la soglia di uno pseudo carcere solo per dormire – continua Platì – valeva così poco la vita dei nostri figli? Questa non è giustizia".

"Vogliamo gli assassini dei nostri cari in galera – dichiara Laura Rodinò, sorella di Rosario – La legge non mette in galera i colpevoli che ora restano impuniti. Noi non abbiamo dimenticato, oggi soffriamo perché la bilancia della giustizia non è assolutamente equilibrata". "Le autorità politiche ci devono dare risposte – continua – è una vergogna che alla cerimonia di commemorazione dei nostri cari non sia mai venuto il sindaco Lo Russo. Vogliamo giustizia, lo stato italiano ce lo deve".

La cerimonia commemorativa per le vittime ha svolto un minuto di silenzio nel ricordo dei 7 operai: Bruno Santino, Angelo Lauria, Rocco Marzo, Roberto Scola, Giuseppe De Masi, Antonio Schiavone e Rosario Rodinò.

Al termine dell'evento ha preso la parola anche la città di Torino: "La memoria va sempre ricordata perché la storia non sia vana, questa tragedia è una ferita ancora aperta per la nostra comunità – ha dichiarato l'assessore alla transizione ecologica Chiara Foglietta Quella sulla ThyssenKrupp è una pagina buia che fa piangere vite spezzate. Il mausoleo costruito in loro onore è stato realizzato perché sia un monito affinché il rispetto dei lavoratori non venga meno. La ferita delle famiglie è una ferita per la nostra città".

Marco D'Agostino

Commenti