Il Nazionale

Cronaca | 29 novembre 2023, 12:29

Questo pomeriggio l’ultimo saluto a Pelazza, il Ranè che None aveva ‘adottato’ in tutto e per tutto’

È ricordato anche per il suo impegno in Croce verde e per la passione del calcio che l’aveva portato a diventare dirigente del None e del PancalieriCastagnole

Questo pomeriggio l’ultimo saluto a Pelazza, il Ranè che None aveva ‘adottato’ in tutto e per tutto’

Era lui alla guida della ‘pandina’ con il lampeggiante sul tettuccio che scortava i carri di Carnevale a None. Sempre lui il ‘cacciatore di rane’ Ranè che, accompagnato dalla Bela Ciculatera, faceva visita alle scuole nei giorni di festa. Ma c’è anche chi lo ricorda per le chiacchiere alla panchina vicino alla chiesa di San Rocco, per i consigli che dispensava ai giovani calciatori e per i turni serrati in Croce verde. Mario Pelazza, nonese di sessantanove anni, è scomparso lunedì 27 novembre a causa di una malattia che l’ha colpito pochi mesi fa. Nato a Torino, aveva vissuto a Nichelino prima di sposarsi e trasferirsi a None. “Il paese l’aveva adottato in tutto e per tutto e per me era uno ‘zio acquisito’” rivela Elisa Merlino, amica di famiglia, e che ha condiviso con lui l’impegno in Pro loco: “Quando c’era da fare festa era sempre il primo – racconta –. Mario era una presenza fissa per il Carnevale occupandosi di scortare i carri alla guida della ‘pandina’ con il lampeggiante sul tettuccio e per anni ha vestito i panni della maschera di None: Ranè. Era stato in grado di coinvolgere anche la figlia Roberta che aveva indossato gli abiti della Bela Ciculatera”. Proprio Roberta, con il marito Marco, ha ereditato l’impegno di Pelazza nell’associazione in cui lui è rimasto attivo fino a poco tempo fa.

Oggi pomeriggio, alle 15, nella chiesa parrocchiale dei SS. Gervasio e Protasio di None, dove si svolgerà il suo funerale, ci saranno molti dei volontari con cui ha condiviso i momenti di festa del paese ma anche una buona rappresentanza del mondo calcistico locale che lui ha seguito con passione. “Noi ‘pensionati’ del PancalieriCastagnole, domani saremo presenti per dare l’ultimo saluto a una ‘buon compagno di viaggio” afferma Marco Bianciotto dirigente dell’associazione sportiva. Si erano conosciuti quando anche Pelazza divenne dirigente, all’inizio degli anni 2000: “Da allenatore delle giovanili, ad arbitro... Mario ha ricoperto molti ruoli: è stato un dirigente importate” continua. Tifoso del Torino, aveva iniziato ad impegnarsi nel settore benché non avesse figli in campo: “L’ha fatto per pura passione sportiva, ed è partito con noi a None all’inizio degli anni novanta” ricorda Raffaele Latiana. Fu dirigente infatti della Fc None e poi della società sportiva nata dalla fusione con la Nonese None. “Ci conoscevamo già da prima ma in quegli anni avemmo modo di approfondire il nostro rapporto. Successivamente, pur non frequentando più la stessa società, era rimasto il piacere di rivedersi – rivela Latiana –. Mario era una di quelle persone che quando entrano nella tua vita ci rimangono per sempre”.

Una volta in pensione dal suo lavoro al Docks Cash and Carry di Nichelino, Pelazza era diventato una presenza costante alla panchina vicino alla chiesa di San Rocco, dove ieri, martedì 28 novembre, è stata appoggiata una rosa rossa in suo ricordo. Lì trascorreva volentieri il tempo a chiacchierare con i compaesani.

I nonesi lo ricordano però anche per il suo impegno da volontario della Croce verde: “Io divenni volontaria proprio perché in associazione c’era già lui – afferma Merlino –. E non l’ha mai mollata finché ha potuto. Finché la malattia non gliel’ha più concesso. Era dal 1986 che indossava la divisa della Croce verde”.

Elisa Rollino

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