Il Nazionale

Cronaca | 30 luglio 2025, 14:48

Degrado e spaccate in centro e periferie: le zone rosse restano in vigore per altri tre mesi

In arrivo fondi regionali per contrastare il fenomeno della povertà. Resta alta l'attenzione per furti in auto e vetrine rotte.

Degrado e spaccate in centro e periferie: le zone rosse restano in vigore per altri tre mesi

Le zone rosse saranno prorogate per altri tre mesi. A confermare il rinnovo è stato il prefetto Donato Cafagna, durante il vertice sulla sicurezza commerciale convocato in Prefettura con il Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Un incontro che ha messo al centro la lotta al degrado e la necessità di proteggere chi ogni giorno alza la serranda tra mille difficoltà.

Al tavolo erano presenti i vertici delle Forze dell’Ordine, la regione Piemonte, il comune di Torino, la Camera di Commercio, Confesercenti, Ascom e gli istituti di vigilanza. Un confronto serrato, dove si è fatto il punto sulla microcriminalità che minaccia il commercio locale: furti, rapine, atti vandalici e soprattutto le spaccate, in preoccupante aumento anche nelle zone centrali della città.

Zone rosse contro i pericoli
Nel mirino del Comitato c’è la prevenzione: le zone rosse, che permettono l’allontanamento di soggetti ritenuti pericolosi per l’ordine pubblico, avrebbero già prodotto risultati concreti. Sono oltre 280 le persone allontanate grazie a questa misura, che – secondo i dati – avrebbe fatto calare furti e rapine rispetto al 2023.

Resta invece alta l’attenzione sui furti nelle auto e sul fenomeno delle vetrine sfondate, spesso opera di soggetti marginali legati al mondo delle dipendenze.

Tutela delle attività economiche
"Il Comitato si è concentrato sulla sicurezza delle attività economiche – ha spiegato il prefetto Cafagna –. Abbiamo rinnovato le zone rosse per altri tre mesi: hanno dato buoni risultati e le categorie economiche ne chiedono la prosecuzione. I dati ci indicano un calo importante di furti e rapine nei negozi, anche se le spaccate restano un problema legato spesso a persone ai margini della società. Per questo è stato predisposto un piano di controllo rafforzato e sono in arrivo fondi dal Ministero per la videosorveglianza".

La Regione, dal canto suo, ha annunciato nuovi fondi e progetti dedicati al commercio e alla lotta contro la povertà estrema. L’obiettivo è anche quello di aiutare chi vive ai margini, attraverso percorsi di recupero e tutor socio-sanitari attivi sul territorio.

"La regione contribuisce fino a 7 mila euro per la messa in sicurezza dei negozi, ma purtroppo vengono spesso esclusi esercizi perché fuori dalle aree interessate, quindi vogliamo coinvolgere i presidenti di Circoscrizione in quanto enti decentrati che conoscono le realtà territoriali – ha sottolineato l’assessore regionale alle Politiche Sociali, Maurizio Marrone –. Stiamo realizzando anche un piano per il contrasto alla povertà, dove stanzieremo 7 milioni di euro destinati proprio a Torino. Serve un servizio di strada che recuperi queste persone: il lavoro deve essere a 360 gradi, anche contro la dipendenza".

L’assessore comunale alla Sicurezza Marco Porcedda ha posto l’accento sulla necessità di agire in sinergia con il mondo del commercio e sulla possibilità di rafforzare l’uso condiviso delle telecamere.

Occhi anche sul centro (e sulle dipendenze)
"Negli ultimi tempi si sono intensificate le spaccate anche in centro – ha commentato Porcedda–. Il turismo ha fatto aumentare il giro d’affari, ma anche l’esposizione ai reati. Stiamo lavorando a momenti formativi nelle Circoscrizioni e a un nuovo regolamento per consentire ai commercianti di installare videocamere anche sul suolo pubblico. L’idea è che le vetrine restino illuminate, senza serrande abbassate. Ma attenzione: non basta un intervento sociale. Serve una strategia sanitaria, perché il problema non è solo l’housing, ma le dipendenze di cui soffrono questi soggetti. Dobbiamo spostare il focus sul problema, non sulla persona".

Marco D’Agostino

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