L’unica soluzione è demolirla e farla sparire per sempre. La passeggiata di Voltri, così com’è, non ha più ragione di esistere. È una constatazione amara, ma è anche il primo pensiero che viene in mente, alla vista di come la promenade è stata nuovamente devastata, dall’ennesima mareggiata.
Ormai ogni anno si torna a fare la conta dei danni, tra assi di legno sollevate, panche rovesciate, muretti distrutti, barche scaraventate decine di metri più indietro e moltissimo altro: uno scenario apocalittico e sempre puntualmente annunciato, perché il progetto del lungomare di Voltri è iniziato male e sta proseguendo sempre peggio.
Ma, quel che è più grave, è il fatto che si continuino a investire risorse pubbliche, cioè risorse di tutti noi, in un progetto sbagliato. Errare è umano, anche se non dovrebbe essere accettabile quando si tratta di beni comuni; perseverare, continuando a dare ossigeno (in termini di manutenzioni) a un malato più che terminale, è decisamente diabolico. Per questo non c’è che una soluzione: lasciar fare ancora un po’ al mare e poi demolire completamente la passeggiata.
E basta così? Assolutamente no. I voltresi hanno conquistato il loro affaccio a mare e ne hanno ormai pienamente diritto. Ma questo affaccio a mare non può e non deve più diventare un buco nero per i denari pubblici. Serve un nuovo progetto, serve una passeggiata più stabile, meno soggetta e assoggettabile alle mareggiate, più resistente. Magari anche meno bella, dal punto di vista estetico, ma più solida e, soprattutto, più duratura.
E serve, soprattutto e ancor prima di tutto, che in via prioritaria venga risolto il problema delle difese a mare. Perché non esiste che qualsiasi progetto, qualsiasi realizzazione per tutti, bella o brutta che sia, funzionale o meno che sia, venga lasciata così in balia delle onde, senza un perché e senza un percome. Occorre che il tema della protezione dalle mareggiate venga affrontato e in via definitiva.
Come mai è stato realizzato un solo ‘pennello’ negli anni scorsi, quello in corrispondenza della sede del Municipio Ponente e della nuova piscina ‘Mameli’? Come mai non si è andati avanti con gli altri pennelli frangiflutti? Perché si è arenato il progetto delle dighe soffolte? Perché la Regione è sparita? Perché Autorità Portuale è sparita? Che cosa stanno facendo? Perché non vengono ad aggiornare la cittadinanza? Perché il Comune non dice una sola parola? Perché non si previene, invece di curare, gettando altri soldi letteralmente al mare?
Il progetto delle dighe soffolte inizia nel 2013, esattamente dieci anni fa. Dieci anni in cui non si è fatto nulla, dieci anni in cui sono raccolti i cocci, dopo ogni mareggiata, sono seguite le classiche polemiche e poi è arrivato qualcuno a mettere quattro viti, riagganciare le travi sempre più deboli, e tanti saluti. E no, così non può più andare. Così non ha più senso.
La passeggiata di Voltri va demolita, senza se e senza ma. Demolita e costruita in maniera più solida, con delle difese a mare degne di questo nome. Il Comune, per voce del vicesindaco Pietro Piciocchi, ha promesso cinque milioni di euro per Voltri. Benissimo, quando vedremo le progettualità? Quando vedremo il disegno della nuova promenade, come annunciato a più riprese dal presidente del Municipio, Guido Barbazza? Qualcuno ha fatto notare, giustamente, che se si fosse parlato con la stessa enfasi con cui si è parlato di espansione portuale, anche di mantenere uno spazio per i cittadini, sarebbe già tutto a posto. Demolire per sempre le palafitte: non ha più senso buttarci sopra un solo centesimo.
Commenti