Il Nazionale

Cronaca | 23 ottobre 2023, 15:00

Presidio per ricordare Emilia Maidaska, uccisa a 16 anni da una macchina: "Semaforo fisso e cuscini berlinesi"

La giovane travolta sulle strisce di corso Casale 246. Lo Russo: "Tragedia che lascia senza parole". Una soluzione potrebbe essere mettere cartelli più evidenti per segnalare il limite dei 30 Km/h

Presidio per ricordare Emilia Maidaska, uccisa a 16 anni da una macchina: "Semaforo fisso e cuscini berlinesi"

Solidarietà per Emilia” e “Sicurezza subito”. Sono questi i cartelli esposti dai genitori e bambini che questo pomeriggio si sono ritrovati in presidio davanti al Comune di Torino per ricordare Emilia Maidaska, che venerdì scorso ha perso la vita mentre attraversava la strisce pedonali in corso Casale 246 per recarsi a scuola.

Scuola privata e casa famiglia

Una protesta con l’obiettivo di chiedere alla Città interventi di messa in sicurezza del tratto tra corso Chieri e il ponte Sassi, dove le auto sfrecciano a velocità elevata, nonostante la presenza in zona di una scuola privata e alla casa famiglia Associazione Casa Nostra. 

Gli incidenti

La morte di Maidaska è solo l’ultimo incidente, in ordine di tempo, che si è verificato su quell’attraversamento pedonale: nelle scorse settimane un ragazzo è stato ferito lievemente ad una gamba, mentre l’anno scorso una mamma è stata travolta mentre passava con il cane.

"Serve un semaforo e cuscini berlinesi"

“In quelle strisce – hanno denunciato i genitori e residenti della zona presenti al presidio – la segnaletica e il semaforo lampeggianti non sono sufficienti. Le macchine passando a grande velocità. E’ necessario un intervento risolutivo, come l’installazione di un semaforo vero e proprio con l’aggiunta di cuscini berlinesi: almeno questi ultimi vanno installati entro massimo due mesi”.

A segnalare più volte la pericolosità del tratto il vicecapogruppo di Torino Bellissima Pierlucio Firrao, che oggi è intervenuto al presidio: “E’ difficile parlare: purtroppo una ragazza è morta, nonostante tutto”. “Abbiamo chiesto tante volte di fare qualcosa” ha aggiunto l’esponente della minoranza, che ha presentato anche una mozione sul tema un anno e mezzo fa.

Lo Russo: "Tragedia lascia senza parole"

Ad incontrare i genitori e i bambini il sindaco Stefano Lo Russo, che ha parlato nelle scorse ore con la zia di Emilia Maidaska. “Una tragedia del genere – ha sottolineato il primo cittadino – lascia senza parole: abbiamo potuto verificare una serie di soluzioni tecniche, alcune sono percorribili in tempi brevi”.

All’assessorato ed uffici – ha aggiunto - ho chiesto di dare una risposta in tempi celeri”. “C’è un tema di educazione stradale: lì c’è il limite dei 30 all’ora e la gente va a 70”. Una delle ipotesi, per dare una risposta celere, potrebbe essere quella di rendere più visibile il limite dei 30 Km/h tramite l’apposizione di cartelli stradali prima e dopo l’attraversamento.

Cinzia Gatti

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