Il Nazionale

Cronaca | 23 ottobre 2023, 07:50

Non solo studentati e Arpa: verso la stazione Lingotto è tutto un altro spettacolo. Ecco "The dark side of the Moi"

A pochi mesi dalla riqualificazione dell'ex villaggio media destinato a ospitare gli universitari fuori sede, c'è una zona che versa in condizioni ben peggiori. Un brutto biglietto da visita anche per chi arriva con il treno (o dal Grattacielo della Regione)

Non solo studentati e Arpa: verso la stazione Lingotto è tutto un altro spettacolo. Ecco "The dark side of the Moi"

Dopo gli anni di difficoltà, di insicurezza percepita (e spesso cavalcata) e di incuria, la zona dell'ex Moi sembra destinata a un rilancio. L'ex villaggio media delle Olimpiadi invernali del 2006, infatti, sta subendo una radicale riqualificazione. Ci sono zone - come quella in cui si trova la sede dell'Arpa Piemonte, già in via Pio VII - che da anni ormai sono tornate a mostrare la loro faccia migliore. E altre che lo hanno fatto in temi più recenti, come la zona dove ora si trova lo studentato universitario, inaugurato pochi mesi fa. Ma restano zone decisamente più critiche.

La storia dell'ex Moi

Quella era la zona sicuramente più critica, dell'intero comprensorio. A pochi passi dalle arcate degli ex Mercati generali, infatti, in alcune palazzine si erano sedimentati fenomeni di occupazione abusiva, se non addirittura di racket della disperazione, quando molti irregolari trovavano un giaciglio solo dietro pagamento di somme spropositate e altre barbarie. Ci fu addirittura un caso di omicidio, al primo piano della palazzina che si trova all'angolo con corso Giambone.

Lo sgombero e il rilancio, ma non totale

Ma con lo sgombero e i lavori di ripristino, ora le palazzine sono tornate a splendere e sono utilizzate da ragazzi che frequentano le Università torinesi. Sempre in zona, poi, ci sono gli uffici del Coni e anche alcuni negozi e attività commerciali. Ma la situazione va decisamente peggio poche decine di metri più in là. 

Basta infatti spostarsi lungo via Pio VII in direzione via Bossoli per notare un cambio di scenario così radicale da apparire quasi violento. Le ultime case del Moi, infatti, degli antichi colori sulle pareti esterne conservano solo un ricordo sbiadito. Le crepe e le porzioni scrostsate sono ormai la maggioranza e la sensazione generale è di degrado piuttosto pronunciato. 

Case popolari e manutenzione straordinaria

Sono case popolari. O meglio: sono case di proprietà del Comune, ma affidate in gestione alla Atc, che le assegna secondo bandi e graduatorie. Ma si tratta anche di una zona in cui una manutenzione straordinaria appare più che urgente. 
Il contrasto con ciò che si trova poco più in là è stridente. Ma soprattutto rappresenta un pessimo biglietto da visita per chi arriva dalla Stazione ferroviaria del Lingotto. Soprattutto adesso che, con il collegamento diretto con il Grattacielo della Regione in via Nizza, il passaggio potrebbe ulteriormente aumentare. Dall'altra parte della strada ci sono le scuole superiori e la sede di Hiroshima Mon Amour. Insomma, il cuore di una zona di Torino che sta vivendo un rilancio evidente, ma che conserva questa fetta di quartiere rimasto un passo indietro, se non due.
C'è chi si prende cura della propria abitazione. Chi addirittura ha ricavato un orticello rigoglioso nel giardino. Ma altre case all'interno di quelle palazzine versano in condizioni decisamente peggiori. Spesso, poi, sono i camper parcheggiati sotto i balconi a conferire un ulteriore senso di degrado.
La speranza è che, magari agganciando qualche finanziamento o qualche fondo europeo, anche questo pezzo del puzzle possa andare a collocarsi al suo posto.

Massimiliano Sciullo

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