I ragazzi del Fridays for future, da poco candidati al Nobel per la pace, scendono di nuovo a Torino. Lo sciopero ambientale è partito in questi minuti da piazza Statuto, con un percorso che passa per via Cigna fino in lungo Dora per poi finire in piazza Castello. Per l'evento sono state deviate le principali linee bus dell'area di Porta susa.
Oggi la manifestazione vede come primo obiettivo contestare le politche del governo Meloni, in particolare la scelta nel continuare a investire in combustibili fossili, considerati oggi la principale causa dell'innalzamento delle temperature.
L'Italia dovrà superare gli obiettivi di decarbonizzazione dell'Unione europea, riducendo le sue emissioni di gas inquinanti dell'80%.entro io 2030 e decarbonizzando il settore elettrico enreo il 2035
"Un governo che nega ogni correlazione tra fenomeni estremi e crisi climatica, è un governo negazionista - dice la portavoce del movimento, Marta Maroglio -. Per questo lo riteniamo inadeguato a indicare risposte per prevenire i peggiori scenari prospettati dalla scienza climatica".
"Tassiamo i ricchi, tassiamo ENI" si sente urlare a gran voce dai furgoncini che accompagnano il corteo, mentre i numerosi cartelloni e striscioni contro il cambiamento climatico sfilano per il centro della città.
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