Il Nazionale

Cronaca | 05 ottobre 2023, 11:22

Concorsi per favorire candidati, c'è serenità nell'assessore Sara Brizzo: "Siamo tranquilli, aspettiamo le indagini"

Il vicesindaco Gambetta: "Piena fiducia, tutta la giunta è compatta"

Concorsi per favorire candidati, c'è serenità nell'assessore Sara Brizzo: "Siamo tranquilli, aspettiamo le indagini"

Una riunione per programmare il futuro che ha portato chiaramente a toccare il tema legato alle indagini della squadra mobile della polizia e che ha portato il sindaco Maurizio Garbarini e l'assessore al personale e consigliere provinciale Sara Brizzo ad essere iscritti nel registro degli indagati.

Ieri in Comune ad Albisola Superiore la giunta comunale si è riunita a qualche ora proprio dal blitz degli agenti a seguito dell'ordinanza del Gip Alessia Ceccardi su richiesta dei pm Maddalena Sala e Claudio Martini.

"Siamo tranquilli, aspettiamo le indagini, attendiamo di poter avere l'accesso agli atti - ha detto Sara Brizzo che attualmente ha di nuovo il suo cellulare al contrario del sindaco - Stiamo pensando alla ricandidatura, alla squadra".

Serenità anche all'interno della giunta, con il vicesindaco Roberto Gambetta che ha espresso solidarietà e vicinanza nei confronti del primo cittadino e dell'assessore.

"Attendiamo, le indagini sono partite, c'e piena fiducia e tutta la giunta è compatta, non c'è stata nessun'altra valutazione - ha spiegato Gambetta - È stata una chiacchierata su quello che è successo, siamo tranquilli nell'operato del sindaco e dell'assessore. Al momento personalmente non conosco i dettagli. A volte anche queste cose mi stanno testimoniando della vicinanza alla maggioranza da parte dei cittadini, tanti mi hanno manifestato una solidarietà. Il nostro gruppo è sempre stato unito, andiamo compatti. Personalmente sono serenissimo".

Sotto la lente d'ingrandimento della Procura ci sarebbero, per quanto riguarda Albisola, dei concorsi.  

La documentazione da parte della squadra mobile era stata raccolta anche nella sede della Provincia e su esecuzione dell'ordinanza del giudice per le indagini preliminari era stato applicato alla dirigente generale provinciale Giulia Colangelo e al dirigente degli affari generali Maurizio Novaro la misura cautelare dell'obbligo di dimora nei comuni di residenza per la durata di quindici giorni.

Il Gip, ha ritenuto sussistenti, in capo al Direttore Generale Colangelo, gravi indizi di commissione dei reati di maltrattamenti e atti persecutori nei confronti di alcuni dipendenti dell'ente e ha inoltre ritenuto, nei confronti di entrambi gli indagati, sussistenti i gravi indizi dei reati di utilizzazione di segreti d'ufficio, abuso d'ufficio e falso in atto pubblico, tutti commessi, nell'ipotesi accusatoria, nell'ambito dei concorsi per la selezione del personale dipendente con lo scopo di favorire alcuni candidati.

Le misure sono state richieste per prevenire i rischi di reiterazione degli illeciti e di inquinamento probatorio. Per questa ultima finalità è stata emessa la misura dell'obbligo di dimora.

L'ordinanza è stata emessa sulla base degli atti di indagine raccolti dai soli inquirenti; soltanto le successive fasi processuali, caratterizzate dal contraddittorio con la difesa degli indagati, consentiranno la verifica dell'ipotesi accusatoria, stante la presunzione di innocenza delle persone sottoposte ad indagini preliminari, oltre alla possibilità per le medesime di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede.

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