Il Nazionale

Cronaca | 04 ottobre 2023, 07:17

Ancora truffe per il Reddito di cittadinanza, scoperti 46 "furbetti": hanno intascato oltre 400mila euro

La Guardia di Finanza di Torino ha svelato un meccanismo che permetteva a persone che non ne avevano diritto di ricevere soldi dallo Stato. Sequestrate 61 carte di debito e 100mila euro

Ancora truffe per il Reddito di cittadinanza, scoperti 46 "furbetti": hanno intascato oltre 400mila euro

Ancora furbetti del reddito di cittadinanza. Sono quaranta quelli scoperti dalla Guardia di Finanza di Torino, che avrebbero percepito almeno 400mila euro dallo Stato senza averne diritto.

L'operazione, con il coordinamento della Procura della Repubblica e la direzione distrettuale Antimafia, ha portato al sequestro di 103 carte di pagamento su cui venivano accreditate le somme per il RdC. 

Tutto ha avuto inizio lo scorso mese di dicembre, quando sette persone erano finite nei guai e colpite da misure cautelari. perché accusate - tra gli altri reati - di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e alla permanenza illegale sul territorio italiano, Ma anche truffa aggravata ai danni dello Stato, falso ideologico e sostituzione di persona.

Due in particolare i centri di assistenza fiscale (i cosiddetti Caf) che venivano utilizzati per mettere in atto questi raggiri. Entrambi a Torino. Uffici che permettevano di ottenere permessi di soggiorno (o loro rinnovi) e altre prestazioni per ricevere somme per indennità di maternità, bonus baby sitter, bonus fiscali, bonus e sostegni al reddito in relazione al “Covid”, naspi, e rimborsi Irpef. 

Durante le perquisizioni svolte nel corso dell’operazione sono state rinvenute e sequestrate 103 carte di pagamento, utilizzate da due dei principali indagati.

Tutte le carte trovate, benché utilizzate solo da due persone, erano intestate a terzi. Soprattutto cittadini extraunionali. Si stima che il flusso in entrata su queste carte di pagamento sia stato di oltre 400mila euro totali. 

Ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torino ha disposto il sequestro preventivo delle carte di pagamento e dei relativi soldi a disposizione per circa 100mila euro.

redazione

Commenti