Cresce il pubblico sul circuito cittadino chiuso al traffico (clicca QUI), in particolare sul Montello e sul traguardo di via Sacco, in attesa dell'arrivo dell'edizione numero 102 della Tre Valli partita questa mattina da Busto (clicca QUI).
Tutti attendono Roglic e Pogacar, ma qualcuno sogna anche il colpo di Vincenzo Albanese, a cui basterebbe un piazzamento per vincere il diamante del Trittico. È il caso di Francesco Caielli, giornalista varesino che lavora per la Eolo-Kometa e che, sotto il pullman blu di piazza Monte Grappa, incontra un altro "mastino" come il coach svedese dei gialloneri dell'hockey, Niklas Czarnecki. «Puntiamo tutto su Fortunato e Albanese, ieri secondo alla Bernocchi. Anche perché vincere la corsa "di casa" è sempre un sogno». «Si capisce quanto sia importante questa corsa per questa città - dice invece il condottiero giallonero - È davvero bello essere qui»
Il sindaco di Varese Davide Galimberti, davanti a Palazzo Estense, "sotto casa" per la "corsa di casa": «La Tre Valli ha sempre un fascino incredibile, come dimostra l'atmosfera intorno al circuito. Si consolida sempre di più questo territorio come terra di ciclismo e sport».
Ma sotto il Palazzo Comunale ci sono anche due "corridori" speciali come Mauro Vitiello, presidente della Camera di Commercio, con il figlio Giacomo, corridore: «La Camera di Commercio continua a credere alla Tre Valli - esclama - perché la nostra attrattività passa anche da essa. Bisogna ringraziare la Binda per il lavoro che fa».
Vittorio Ballerio della Binda, che come ogni vigilia ieri sera si è accampato in piazza Monte Grappa per coordinare gli ultimi preparativi: «La corsa sta diventando sempre più importante, lo dimostrano le presenze dei corridori, da Pogačar in giù. Promuovere il ciclismo è fondamentale, perché per questo territorio promuovere il ciclismo significa promuovere anche il turismo. Il sogno? Riportare qui il mondiale. Ci abbiamo già provato e ci proveremo».
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