Il Nazionale

Cronaca | 04 settembre 2023, 12:36

Incidente di Brandizzo, a Vercelli sfilano in duemila. Landini: "Si cambi il sistema". Le famiglie delle vittime: "Vogliamo giustizia"

Manifestazione dei sindacati in memoria delle cinque vittime. Hanno chiesto più controlli, più rispetto per la vita umana

Incidente di Brandizzo, a Vercelli sfilano in duemila. Landini: "Si cambi il sistema". Le famiglie delle vittime: "Vogliamo giustizia"

Nel 2022 sono stati 1.090 i morti sul lavoro e più di 500 solo nei primi mesi di quest’anno, numeri inaccettabili che vi dicono che siamo di fronte a una strage”. Così il leader della Cgil, Maurizio Landini, a Vercelli per il corteo promosso da Cgil, Cisl e Uil a seguito dell’incidente ferroviario di Brandizzo in cui hanno perso la vita 5 operai che stavano eseguendo lavori di manutenzione sui binari.

Presenti duemila persone da tutto il Piemonte e anche da altre regioni: persone di tutte le età, dai giovanissimi ai pensionati, fino alle istituzioni vercelllesi. In fondo al corteo (che ha sfilato dalla stazione fino davanti alla Prefettura) una delegazione di lavoratori della Si.gi.fer di Bovorgovercelli, la ditta per cui lavoravano in cinque lavoratori deceduti. Una delegazione è salita in Prefettura, per un incontro con Lucio Parente, prefetto di Vercelli.

"E' chiaro - ha dichiarato Landini - che siamo di fronte a un modello economico e a un sistema che va cambiato radicalmente. Credo sia venuto il momento non delle pacche sulle spalle e dei falsi cordogli di ipocrisia, ma il momento di cambiare radicalmente il sistema”.

"Il 90% delle origini delle morti sul lavoro e degli infortuni deriva da appalti, subappalti e manutenzioni", ha aggiunto Landini il leader della Cgil, "Tutte le opere e le infrastrutture del Paese hanno almeno 50/60 anni, quindi è chiaro che c’è bisogno di manutenzioni di territorio e infrastrutture senza precedenti, ma non si possono fare con queste regole e con questo livello di precarietà. Non è però questo il momento di trovare il capro espiatorio, non è il momento di individuare la colpa di chi è, è il sistema che non funziona che ha scaricato tutto sulla pelle dei lavoratori. È il momento di dire basta e di fare finalmente la procura nazionale sulla salute e sulla sicurezza e mettere assieme persone che abbiano le competenze per poter lavorare”. 

I parenti delle vittime: "Più sicurezza sul lavoro"

Giustizia, vogliamo solo giustizia”. Così i parenti di Michael Zanera, uno dei cinque operai deceduti. I familiari stanno partecipando al corteo sfilando con un foto della vittima tra le mani e hanno scambiato qualche parola con il leader della Cgil. “Ci vuole più sicurezza sul lavoro - hanno aggiunto - tante promesse ma poi non cambia mai nulla”.

redazione

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